Tra le principali “azioni” che un Piano strategico territoriale (Pst) può prevedere, e che sono di preminente interesse per la pianificazione urbana e territoriale, sono da considerare i piani urbanistici; segnatamente il vecchio Prg, oggi declinato secondo le diverse legislazioni regionali. Il contributo, a partire dal riconoscimento della non alternatività ma invece della possibile e virtuosa integrazione tra Pst e Prg, propone uno schema interpretativo generale circa la coerenza tra Pst e Prg. La coerenza – in linea di principio su obiettivi, tempi di attuazione, disponibilità di risorse e fattibilità complessiva –, attiene concretamente ai contenuti di programmazione ed alle principali scelte del Prg, che in questo senso dovranno corrispondere ad alcune “linee strategiche” del Pst, in modo che, conseguentemente, le azioni strategiche proprie di quest’ultimo corrispondano al tempo stesso agli interventi propri del Prg. In questo modo le azioni-intervento saranno supportate da un progetto complessivo della comunità e della amministrazione pubblica, il Pst, e trarranno forza normativa e politico-amministrativa dal Prg. Altri contenuti qualificanti della coesione Pst/Prg saranno la considerazione della dimensione ambientale dello sviluppo e la sua esplicita collocazione rispetto alla pianificazione regionale; e l’inquadramento dei grandi progetti di trasformazione urbana rispetto a specifici attori pubblici e privati ed al consenso esteso e partecipato della comunità che, consapevolmente, avrà promosso la coerenza tra i due piani
Il rapporto tra il piano strategico e gli altri strumenti di pianificazione territoriale / Karrer, Francesco; Santangelo, Saverio. - STAMPA. - (2006), pp. 41-47.
Il rapporto tra il piano strategico e gli altri strumenti di pianificazione territoriale
KARRER, Francesco;SANTANGELO, Saverio
2006
Abstract
Tra le principali “azioni” che un Piano strategico territoriale (Pst) può prevedere, e che sono di preminente interesse per la pianificazione urbana e territoriale, sono da considerare i piani urbanistici; segnatamente il vecchio Prg, oggi declinato secondo le diverse legislazioni regionali. Il contributo, a partire dal riconoscimento della non alternatività ma invece della possibile e virtuosa integrazione tra Pst e Prg, propone uno schema interpretativo generale circa la coerenza tra Pst e Prg. La coerenza – in linea di principio su obiettivi, tempi di attuazione, disponibilità di risorse e fattibilità complessiva –, attiene concretamente ai contenuti di programmazione ed alle principali scelte del Prg, che in questo senso dovranno corrispondere ad alcune “linee strategiche” del Pst, in modo che, conseguentemente, le azioni strategiche proprie di quest’ultimo corrispondano al tempo stesso agli interventi propri del Prg. In questo modo le azioni-intervento saranno supportate da un progetto complessivo della comunità e della amministrazione pubblica, il Pst, e trarranno forza normativa e politico-amministrativa dal Prg. Altri contenuti qualificanti della coesione Pst/Prg saranno la considerazione della dimensione ambientale dello sviluppo e la sua esplicita collocazione rispetto alla pianificazione regionale; e l’inquadramento dei grandi progetti di trasformazione urbana rispetto a specifici attori pubblici e privati ed al consenso esteso e partecipato della comunità che, consapevolmente, avrà promosso la coerenza tra i due pianiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.