La Soprintendenza Archeologica della Regione Marche dispone di un finanziamento con il quale intende procedere ad un ampliamento della superficie espositiva del Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno, sito in Palazzo Panichi. La Direzione del Museo, in accordo con la Soprintendenza Archeologica per le Marche, vista la delicatezza dell'intervento, ha chiesto alla Facolta’ di Architettura di Ascoli, attraverso una convenzione con il Dipartimento PROCAM dell'Universita’ di Camerino, di elaborare uno studio architettonico per le possibili soluzioni, nella compatibilita’ con il vincolo storico e le risorse finanziarie. L’ipotesi di ampliamento e’ prevista sulla copertura di un corpo piu’ basso che fiancheggia via Bonaccorsi e, parzialmente su una terrazza posta ad una quota leggermente superiore. La destinazione d’uso e’ per un’Aula polivalente multimediale con relativi spazi integrativi e servizi. La nuova struttura, che si sovrappone alle strutture murarie esistenti, dovra’ essere il piu’ possibile leggera, non invasiva e rimuovibile. Ma dovra’ anche ospitare le nuove funzioni nelle migliori condizioni di qualita’ ambientale e di climatizzazione. Il Dipartimento di Progettazione e Costruzione dell’Ambiente della Universita’ di Camerino ha costituito tre gruppi di progettisti formati da docenti, giovani laureati e studenti della Facolta’ di Architettura di Ascoli, con il compito di elaborare altrettante proposte architettoniche. I materiali relativi alle tre proposte sono stati esposti nelle sale del Museo per consentire alle istituzioni, alle organizzazioni culturali e ai cittadini di prenderne visione e di discuterne.

La Facolta’ di Architettura per il Museo Archeologico di Ascoli Piceno. Tre idee per ampliare il Museo. Mostra, Ascoli Piceno, Museo Archeologico, Palazzo Panichi, 19 luglio-10 settembre 2005. Coordinatore scientifico e curatore. Promossa da MiBaC, Soprintendenza Archeologica per la Regione Marche, Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno, Universita’ di Camerino, Dipartimento ProCAm / U., Cao; Ippoliti, Elena. - (2005).

La Facolta’ di Architettura per il Museo Archeologico di Ascoli Piceno. Tre idee per ampliare il Museo. Mostra, Ascoli Piceno, Museo Archeologico, Palazzo Panichi, 19 luglio-10 settembre 2005. Coordinatore scientifico e curatore. Promossa da MiBaC, Soprintendenza Archeologica per la Regione Marche, Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno, Universita’ di Camerino, Dipartimento ProCAm.

IPPOLITI, ELENA
2005

Abstract

La Soprintendenza Archeologica della Regione Marche dispone di un finanziamento con il quale intende procedere ad un ampliamento della superficie espositiva del Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno, sito in Palazzo Panichi. La Direzione del Museo, in accordo con la Soprintendenza Archeologica per le Marche, vista la delicatezza dell'intervento, ha chiesto alla Facolta’ di Architettura di Ascoli, attraverso una convenzione con il Dipartimento PROCAM dell'Universita’ di Camerino, di elaborare uno studio architettonico per le possibili soluzioni, nella compatibilita’ con il vincolo storico e le risorse finanziarie. L’ipotesi di ampliamento e’ prevista sulla copertura di un corpo piu’ basso che fiancheggia via Bonaccorsi e, parzialmente su una terrazza posta ad una quota leggermente superiore. La destinazione d’uso e’ per un’Aula polivalente multimediale con relativi spazi integrativi e servizi. La nuova struttura, che si sovrappone alle strutture murarie esistenti, dovra’ essere il piu’ possibile leggera, non invasiva e rimuovibile. Ma dovra’ anche ospitare le nuove funzioni nelle migliori condizioni di qualita’ ambientale e di climatizzazione. Il Dipartimento di Progettazione e Costruzione dell’Ambiente della Universita’ di Camerino ha costituito tre gruppi di progettisti formati da docenti, giovani laureati e studenti della Facolta’ di Architettura di Ascoli, con il compito di elaborare altrettante proposte architettoniche. I materiali relativi alle tre proposte sono stati esposti nelle sale del Museo per consentire alle istituzioni, alle organizzazioni culturali e ai cittadini di prenderne visione e di discuterne.
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