L’oggetto principale di questo contributo riguarda una delle idee di fondo emerse dalla “dottrina” del Comité de réflexion sur le Préambule de la Constitution presieduto da Simone Veil ed è riconnessa direttamente all’esito stesso del Rapporto rimesso al Presidente della Repubblica nel dicembre 2008, Rapporto con il quale il Comitato si è chiaramente espresso contro la modifica del Preambolo e l’introduzione di nuovi diritti. In particolare, riguarda il mancato accoglimento da parte del Comitato dell’idea di giungere ad una costituzionalizzazione della giurisprudenza costituzionale e la volontà fortemente manifestata di rifiutarsi di porre mano al Preambolo e mettere punti fermi e paletti fissi a quello che ormai costituisce un apparato giurisprudenziale di ampissima portata in tema di diritti. Partendo da queste premesse il lavoro svolge dapprima un’analisi del dibattito dottrinario sulla natura giuridica dei Preamboli nell’evoluzione dell’esperienza costituzionale francese per poi soffermarsi sul significato del richiamo alla cultura giuridica francese e alla sua continuità operata dal Comitato. Il richiamo alla tradizione costituzionale francese contro la tendenza alla costituzionalizzazione eccessiva appare uno degli elementi di maggiore rilievo in quanto il fervore riformista che talvolta è parso (come nel caso del Preambolo) trasformarsi in “frenesia costituente” con l’esasperazione eccessiva del ricorso alle riforme costituzionali, sembra essere controbilanciato dal momento alto della Costituzione e dei valori sui quali essa si fonda, che trova proprio nella tradizione culturale e giuridica il suo punto di maggiore forza.
Il Comité Veil, il Preambolo e i nuovi diritti: la "revanche" della tradizione costituzionale francese? / Piciacchia, Paola. - STAMPA. - (2009), pp. 273-302.
Il Comité Veil, il Preambolo e i nuovi diritti: la "revanche" della tradizione costituzionale francese?
PICIACCHIA, Paola
2009
Abstract
L’oggetto principale di questo contributo riguarda una delle idee di fondo emerse dalla “dottrina” del Comité de réflexion sur le Préambule de la Constitution presieduto da Simone Veil ed è riconnessa direttamente all’esito stesso del Rapporto rimesso al Presidente della Repubblica nel dicembre 2008, Rapporto con il quale il Comitato si è chiaramente espresso contro la modifica del Preambolo e l’introduzione di nuovi diritti. In particolare, riguarda il mancato accoglimento da parte del Comitato dell’idea di giungere ad una costituzionalizzazione della giurisprudenza costituzionale e la volontà fortemente manifestata di rifiutarsi di porre mano al Preambolo e mettere punti fermi e paletti fissi a quello che ormai costituisce un apparato giurisprudenziale di ampissima portata in tema di diritti. Partendo da queste premesse il lavoro svolge dapprima un’analisi del dibattito dottrinario sulla natura giuridica dei Preamboli nell’evoluzione dell’esperienza costituzionale francese per poi soffermarsi sul significato del richiamo alla cultura giuridica francese e alla sua continuità operata dal Comitato. Il richiamo alla tradizione costituzionale francese contro la tendenza alla costituzionalizzazione eccessiva appare uno degli elementi di maggiore rilievo in quanto il fervore riformista che talvolta è parso (come nel caso del Preambolo) trasformarsi in “frenesia costituente” con l’esasperazione eccessiva del ricorso alle riforme costituzionali, sembra essere controbilanciato dal momento alto della Costituzione e dei valori sui quali essa si fonda, che trova proprio nella tradizione culturale e giuridica il suo punto di maggiore forza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.