La ricerca ha come oggetto l’analisi di alcuni edifici dell’area archeologica di Ostia Antica attraverso la lettura tipologica e l’approfondimento delle tecniche costruttive. Analizzando le apparecchiature murarie e, in particolare, l’opera a concrezione viene messa in evidenza la sequenza, molto articolata, delle diverse fasi edilizie, essendosi la città formata nella seconda metà del IV sec. a. C., sviluppatasi alla fine dell’epoca repubblicana e, seppure con fasi alterne, durante tutto il periodo imperiale, e quindi abbandonata nel corso del IV e V secolo. In particolare, vengono analizzate alcune strutture ritenute particolarmente eloquenti: il Mitreo delle Terme, il Molino del Silvano, le Terme del Foro e la cosiddetta ‘Basilica cristiana’, a dimostrazione di come l’opus caementicium, vero ‘protagonista’ del rinnovamento tecnologico del mondo romano, abbia sostanzialmente modificato, a partire dal III-II sec. a. C., l’organizzazione strutturale dell’opera muraria e, di conseguenza, la stessa immagine di architettura enucleata dalla tradizione greca.
Il sito archeologico di Ostia Antica: tecniche costruttive, materiali, restauri / S., Gallico; Turco, Maria Grazia. - STAMPA. - (2009), pp. 371-382.
Il sito archeologico di Ostia Antica: tecniche costruttive, materiali, restauri
TURCO, Maria Grazia
2009
Abstract
La ricerca ha come oggetto l’analisi di alcuni edifici dell’area archeologica di Ostia Antica attraverso la lettura tipologica e l’approfondimento delle tecniche costruttive. Analizzando le apparecchiature murarie e, in particolare, l’opera a concrezione viene messa in evidenza la sequenza, molto articolata, delle diverse fasi edilizie, essendosi la città formata nella seconda metà del IV sec. a. C., sviluppatasi alla fine dell’epoca repubblicana e, seppure con fasi alterne, durante tutto il periodo imperiale, e quindi abbandonata nel corso del IV e V secolo. In particolare, vengono analizzate alcune strutture ritenute particolarmente eloquenti: il Mitreo delle Terme, il Molino del Silvano, le Terme del Foro e la cosiddetta ‘Basilica cristiana’, a dimostrazione di come l’opus caementicium, vero ‘protagonista’ del rinnovamento tecnologico del mondo romano, abbia sostanzialmente modificato, a partire dal III-II sec. a. C., l’organizzazione strutturale dell’opera muraria e, di conseguenza, la stessa immagine di architettura enucleata dalla tradizione greca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.