Il comportamento meccanico degli steli protesici femorali, classificati in Europa come dispositivi medici di classe III, viene comunemente analizzato mediante prove sperimentali. Tali prove, generalmente eseguite sulla base di Norme Tecniche Internazionali applicate su base volontaria sia da Fabbricanti che da Organismi Notificati, sono ovviamente distruttive, ed il singolo stelo femorale non può essere sottoposto a più di una prova. L’implementazione di modelli computazionali mediante metodo ad elementi finiti risulta particolarmente interessante per la possibilità di realizzare studi di simulazione relativi alla distribuzione degli sforzi in funzione del posizionamento nei piani anatomici frontale e sagittale e della escursione massima del carico. Le prove meccaniche vengono successivamente implementate solo in corrispondenza delle situazioni più critiche. Lo studio è stato svolto nell’ambito di una apposita Convenzione con il Ministero della Salute. Il rapporto descrive i modelli computazionali implementati e validati, e gli interessanti risultati delle prime prove meccaniche svolte.
Comportamento meccanico di steli protesici femorali: analisi con il metodo degli elementi finiti a supporto delle prove meccaniche a fatica / Andreaus, Ugo; Claudia, Giacomozzi; Gianluca, Notarangelo; Ilaria, Campioni. - ELETTRONICO. - 11:(2010), pp. 1-73.
Comportamento meccanico di steli protesici femorali: analisi con il metodo degli elementi finiti a supporto delle prove meccaniche a fatica.
ANDREAUS, Ugo;
2010
Abstract
Il comportamento meccanico degli steli protesici femorali, classificati in Europa come dispositivi medici di classe III, viene comunemente analizzato mediante prove sperimentali. Tali prove, generalmente eseguite sulla base di Norme Tecniche Internazionali applicate su base volontaria sia da Fabbricanti che da Organismi Notificati, sono ovviamente distruttive, ed il singolo stelo femorale non può essere sottoposto a più di una prova. L’implementazione di modelli computazionali mediante metodo ad elementi finiti risulta particolarmente interessante per la possibilità di realizzare studi di simulazione relativi alla distribuzione degli sforzi in funzione del posizionamento nei piani anatomici frontale e sagittale e della escursione massima del carico. Le prove meccaniche vengono successivamente implementate solo in corrispondenza delle situazioni più critiche. Lo studio è stato svolto nell’ambito di una apposita Convenzione con il Ministero della Salute. Il rapporto descrive i modelli computazionali implementati e validati, e gli interessanti risultati delle prime prove meccaniche svolte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.