- Architetti e maestranze lombarde a Roma (1590-1667).Tensioni e nuovi esiti formativi, nella collana: “I Saggi di Opus”, n. 17, diretta da Tommaso Scalesse e Lorenzo Bartolini Salimbeni, Carsa Edizioni, Castrocielo (Fr) 2009, (con M. Fratarcangeli), parte prima, pp. 9-186, ill. b/n e a colori. Esito di un articolato lavoro di ricerca, il volume si suddivide, in corrispondenza al contributo di ciascun autore, in due parti distinte tra loro per tematiche, metodologia e tipo di supporto documentario presentandosi nel suo insieme, per il valore conferitogli, come opera completa. L’autore della parte prima del volume, costituita da quattro capitoli, si pone in una posizione diversa rispetto ad alcuni studi già condotti sull’argomento caratterizzati, fondamentalmente, dall’operare una limitazione del complesso fenomeno della “transizione al Barocco”, riducendolo all’aspetto più marginale del nepotismo. Egli invece, al riguardo, cerca di chiarire, nello svolgersi delle vicende sia storiche che costruttive, che il ruolo della committenza è solo uno dei fattori e, per quanto possa segnare fortemente la carriera professionale di un architetto, non può determinare il decorso di un periodo vivo e articolato di fatti e presenze come quello a cavallo tra Cinque e Seicento. Ricostruito un percorso formativo, apertosi alle nuove tensioni negli anni finali dell’ attività di Martino Longhi il Vecchio – del quale porta a conclusione le ricerche avviate da tempo –, in concomitanza, evidenzia interessanti ed inediti sviluppi caratterizzanti i modi di “formare” degli architetti Flaminio Ponzio e Onorio Longhi rispetto ai loro contemporanei, unitamente all’individuazione ed allo sviluppo di una particolare potenzialità del linguaggio barocco fatta propria da Martino Longhi il Giovane. Ripercorrendo la trattazione di ogni singola opera, con rigore metodologico e critico, individua degli architetti il particolare valore e la specifica evoluzione riuscendo a cogliere l’origine delle singole ricerche ed i nessi che le tengono in un rapporto vivo con la tradizione che permetterà loro di raggiungere esiti originali, indicativi di un’apertura verso la sperimentazione di una nuova espressività in linea con le nuove istanze di rinnovamento.

"Architetti e maestranze lombarde a Roma (1590-1667). Tensioni e nuovi esiti formativi" / Lerza, Gianluigi; Fratarcangeli, M.. - STAMPA. - 1:(2009), pp. 288, ill. b...-288, ill. b....

"Architetti e maestranze lombarde a Roma (1590-1667). Tensioni e nuovi esiti formativi"

LERZA, Gianluigi;
2009

Abstract

- Architetti e maestranze lombarde a Roma (1590-1667).Tensioni e nuovi esiti formativi, nella collana: “I Saggi di Opus”, n. 17, diretta da Tommaso Scalesse e Lorenzo Bartolini Salimbeni, Carsa Edizioni, Castrocielo (Fr) 2009, (con M. Fratarcangeli), parte prima, pp. 9-186, ill. b/n e a colori. Esito di un articolato lavoro di ricerca, il volume si suddivide, in corrispondenza al contributo di ciascun autore, in due parti distinte tra loro per tematiche, metodologia e tipo di supporto documentario presentandosi nel suo insieme, per il valore conferitogli, come opera completa. L’autore della parte prima del volume, costituita da quattro capitoli, si pone in una posizione diversa rispetto ad alcuni studi già condotti sull’argomento caratterizzati, fondamentalmente, dall’operare una limitazione del complesso fenomeno della “transizione al Barocco”, riducendolo all’aspetto più marginale del nepotismo. Egli invece, al riguardo, cerca di chiarire, nello svolgersi delle vicende sia storiche che costruttive, che il ruolo della committenza è solo uno dei fattori e, per quanto possa segnare fortemente la carriera professionale di un architetto, non può determinare il decorso di un periodo vivo e articolato di fatti e presenze come quello a cavallo tra Cinque e Seicento. Ricostruito un percorso formativo, apertosi alle nuove tensioni negli anni finali dell’ attività di Martino Longhi il Vecchio – del quale porta a conclusione le ricerche avviate da tempo –, in concomitanza, evidenzia interessanti ed inediti sviluppi caratterizzanti i modi di “formare” degli architetti Flaminio Ponzio e Onorio Longhi rispetto ai loro contemporanei, unitamente all’individuazione ed allo sviluppo di una particolare potenzialità del linguaggio barocco fatta propria da Martino Longhi il Giovane. Ripercorrendo la trattazione di ogni singola opera, con rigore metodologico e critico, individua degli architetti il particolare valore e la specifica evoluzione riuscendo a cogliere l’origine delle singole ricerche ed i nessi che le tengono in un rapporto vivo con la tradizione che permetterà loro di raggiungere esiti originali, indicativi di un’apertura verso la sperimentazione di una nuova espressività in linea con le nuove istanze di rinnovamento.
2009
9788850101801
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
"Architetti e maestranze lombarde a Roma (1590-1667). Tensioni e nuovi esiti formativi" / Lerza, Gianluigi; Fratarcangeli, M.. - STAMPA. - 1:(2009), pp. 288, ill. b...-288, ill. b....
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