Le possibilità di orientamento e mobilità di un individuo all'interno di un ambiente costruito sono direttamente rapportabili alla quantità e qualità degli indizi visivi presenti negli elementi di definizione degli spazi oltre che alle reali potenzialità percettive del visitatore. Quando, come spesso avviene nell'architettura contemporanea, tali indizi da soli non sono più sufficienti alla segnalazione delle diverse componenti architettoniche, possono essere utilizzati accorgimenti captabili anche attraverso altri sensi e quindi veramente riconoscibili da tutti, rendendo concreta la possibilità di garantire le condizioni di accessibilità, sicurezza e comfort in tutti gli ambienti. L'ambiente verrà strutturato con elementi che generano nell'individuo sensazioni percettive diverse, legate al senso visivo, acustico, tattile, olfattivo, cinestetico ed igrotermico. Le potenzialità di tale progettazione, definibile “plurisensoriale”, risultano particolamente evidenti se si considera la sua versatilità soprattutto per coloro che hanno particolari deficit sensoriali (come il non udente, l'ipovedente, il non vedente, ma anche lo stesso anziano), inoltre la ridondanza dei riferimenti sensoriali è in grado di stimolare anche l'individuo distratto o che si trova in condizioni psicofisiche poco ricettive.
Progettare il comfort urbano e d'interni. Guida ad una progettazione plurisensoriale / Empler, Tommaso. - STAMPA. - 205:(1997).
Progettare il comfort urbano e d'interni. Guida ad una progettazione plurisensoriale
EMPLER, TOMMASO
1997
Abstract
Le possibilità di orientamento e mobilità di un individuo all'interno di un ambiente costruito sono direttamente rapportabili alla quantità e qualità degli indizi visivi presenti negli elementi di definizione degli spazi oltre che alle reali potenzialità percettive del visitatore. Quando, come spesso avviene nell'architettura contemporanea, tali indizi da soli non sono più sufficienti alla segnalazione delle diverse componenti architettoniche, possono essere utilizzati accorgimenti captabili anche attraverso altri sensi e quindi veramente riconoscibili da tutti, rendendo concreta la possibilità di garantire le condizioni di accessibilità, sicurezza e comfort in tutti gli ambienti. L'ambiente verrà strutturato con elementi che generano nell'individuo sensazioni percettive diverse, legate al senso visivo, acustico, tattile, olfattivo, cinestetico ed igrotermico. Le potenzialità di tale progettazione, definibile “plurisensoriale”, risultano particolamente evidenti se si considera la sua versatilità soprattutto per coloro che hanno particolari deficit sensoriali (come il non udente, l'ipovedente, il non vedente, ma anche lo stesso anziano), inoltre la ridondanza dei riferimenti sensoriali è in grado di stimolare anche l'individuo distratto o che si trova in condizioni psicofisiche poco ricettive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.