Nella progettazione del nuovo, come negli interventi di ristrutturazione, una rivoluzione copernicana ha recentemente spostato l'attenzione dai limiti fisici del soggetto uomo ai limiti architettonici di un contesto che presenta barriere: è la città, in buona sostanza, ad essere handicappata se non si pensa in maniera da contemperare le esigenze di tutti i cittadini. L'accessibilità integrata nel progetto architettonico, come requisito essenziale, indipendentemente dall'ipotetico utente o fruitore (disabile motorio, sensoriale, bambino, ecc...), risolve il problema per le persone più svantaggiate con ricadute benefiche a cascata anche per coloro che si trovano in situazioni ottimali. Il libro scompone, affronta e fornisce soluzioni in tema di accessibilità trattando puntualmente: l’apparato normativo; il quadro esigenziale; l’analisi delle soluzioni esistenti nell’architettura contemporanea; il piano eliminazione barriere architettoniche; i criteri progettuali per aree esterne; aree verdi; percorsi plurisensoriali; edifici pubblici e privati; strutture sportive; trasporti pubblici; edifici ed aree storiche; la prevenzione incendi e la sicurezza sui luoghi di lavoro; le agevolazioni previste: IVA agevolata; contributi e opere realizzabili. Il libro si inquadra nella ricerca sull'Universal Design, dove le esigenze delle persone con disabilità sensoriale (non udenti, non vedenti ed ipovedenti) e disabilità cognitiva, si tramutano in esigenze di rappresentazione (visiva o tattile) che creano nuovi ambiti applicativi per la grafica e quindi del disegno e della percezione visiva ed extra visiva dello spazio. La grafica per i disabili visivi, per i disabili uditivi e per i disabili cognitivi, costituisce un valido e allo stesso tempo esempio limite. La grafica per i disabili visivi porta alla selezione di simboli e caratteri tipografici (tra cui il Braille) che devono essere esemplificativi di una realtà che non viene percepita in maniera visiva. Pochi simboli, riconoscibili e percepibili con il tatto o con il residuo visivo. La grafica per i non udenti, è incentrata sulla efficacia comunicativa che devono avere i segni, per far comprendere concetti anche molto complessi. La grafica per i disabili cognitivi, deve possedere un alto livello di comunicabilità e di riconoscibilità del significato trasmesso. L'Universal Design ed i suoi principi si inseriscono perfettamente in questo quadro, in cui le forme di comunicazione sopra descritte vengono estese a tutti gli osservatori, indipendentemente dall'abilita residua o disabilità.
Eliminazione barriere architettoniche. Progettare per una utenza ampliata / Empler, Tommaso; I., Argentin; Clemente, Matteo. - STAMPA. - (2008).
Eliminazione barriere architettoniche. Progettare per una utenza ampliata
EMPLER, TOMMASO;CLEMENTE, MATTEO
2008
Abstract
Nella progettazione del nuovo, come negli interventi di ristrutturazione, una rivoluzione copernicana ha recentemente spostato l'attenzione dai limiti fisici del soggetto uomo ai limiti architettonici di un contesto che presenta barriere: è la città, in buona sostanza, ad essere handicappata se non si pensa in maniera da contemperare le esigenze di tutti i cittadini. L'accessibilità integrata nel progetto architettonico, come requisito essenziale, indipendentemente dall'ipotetico utente o fruitore (disabile motorio, sensoriale, bambino, ecc...), risolve il problema per le persone più svantaggiate con ricadute benefiche a cascata anche per coloro che si trovano in situazioni ottimali. Il libro scompone, affronta e fornisce soluzioni in tema di accessibilità trattando puntualmente: l’apparato normativo; il quadro esigenziale; l’analisi delle soluzioni esistenti nell’architettura contemporanea; il piano eliminazione barriere architettoniche; i criteri progettuali per aree esterne; aree verdi; percorsi plurisensoriali; edifici pubblici e privati; strutture sportive; trasporti pubblici; edifici ed aree storiche; la prevenzione incendi e la sicurezza sui luoghi di lavoro; le agevolazioni previste: IVA agevolata; contributi e opere realizzabili. Il libro si inquadra nella ricerca sull'Universal Design, dove le esigenze delle persone con disabilità sensoriale (non udenti, non vedenti ed ipovedenti) e disabilità cognitiva, si tramutano in esigenze di rappresentazione (visiva o tattile) che creano nuovi ambiti applicativi per la grafica e quindi del disegno e della percezione visiva ed extra visiva dello spazio. La grafica per i disabili visivi, per i disabili uditivi e per i disabili cognitivi, costituisce un valido e allo stesso tempo esempio limite. La grafica per i disabili visivi porta alla selezione di simboli e caratteri tipografici (tra cui il Braille) che devono essere esemplificativi di una realtà che non viene percepita in maniera visiva. Pochi simboli, riconoscibili e percepibili con il tatto o con il residuo visivo. La grafica per i non udenti, è incentrata sulla efficacia comunicativa che devono avere i segni, per far comprendere concetti anche molto complessi. La grafica per i disabili cognitivi, deve possedere un alto livello di comunicabilità e di riconoscibilità del significato trasmesso. L'Universal Design ed i suoi principi si inseriscono perfettamente in questo quadro, in cui le forme di comunicazione sopra descritte vengono estese a tutti gli osservatori, indipendentemente dall'abilita residua o disabilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.