The book studies how three great writers, belonging to different moments in the history of humanism, have assimilated the works of Lucian and used them in their works. The book, after a preliminary survey on the characteristics of the corpus lucianeo and a brief discussion on the receipt of Luciano among the humanists, is divided into three chapters devoted to Leon Battista Alberti, Giovanni Pontano and Erasmus of Rotterdam. The analysis of the presence of Lucian is conducted through a reconstruction of the context in which lucianic theme or allusion occurs, with the intent to outline the different waw in which each author rewrites Luciano .
Il volume studia le modalita' con le quali tre grandi scrittori, appartenenti a momenti diversi nella storia dell’Umanesimo, hanno assimilato il corpus lucianeo e se ne sono serviti nelle loro opere. A differenza delle monografie sull’influsso di Luciano in occidente di Christopher Robinson, Enrico Mattioli, Christiane Lauvergnat-Gagnière e David Marsh, strutturate a partire dai temi e basate su una veloce ricognizione su un numero elevato di testi, il volume si concentra su un numero limitato di autori, le opere dei quali sono caratterizzate da una forte carica sperimentale e da una raffinata contaminazione tra diversi modelli. Il volume, dopo una preliminare ricognizione sulle caratteristiche del corpus lucianeo e una breve trattazione sulla ricezione di Luciano presso gli umanisti, si articola in tre capitoli dedicati a Leon Battista Alberti, Giovanni Pontano ed Erasmo da Rotterdam. L’analisi della presenza di Luciano viene condotta attraverso una ricostruzione del contesto nel quale avviene la ripresa tematica o l’allusione, con l’intento di delineare le diverse modalita' attraverso le quali ciascun autore interpreta, risematizza, “smembra” e riscrive Luciano. Ogni capitolo si apre con una ricognizione nelle pagine che ciascun autore ha dedicato a Luciano, quindi, prima di passare a discutere i singoli fenomeni intertestuali, ripercorre la storia e la struttura delle opere di volta in volta prese in esame (le “Intercenales”, il “Momus”, il “Charon”, i “Colloquia” e il “Morae encomium”). Dall’analisi di opere tanto diverse emergono alcune costanti che rappresentano le caratteristiche del lucianesimo quattrocentesco: in tutti e tre gli scrittori, infatti, l’incontro con Luciano è l’occasione per innovare i generi di volta in volta affrontati, attraverso l'adozione del registro serio-comico. Tanto per Alberti quanto per Pontano ed Erasmo, Luciano non e' un modello unico, imitato pedissequamente, ma catalizza piuttosto un’aemulatio che avviene su più livelli, contaminando più autori. Il corpus lucianeo, dunque, in virtù della sua straordinaria varietà, rappresenta, oltre ad un tesoro di suggestioni, personaggi e notizie erudite, anche uno stimolo per sperimentare una prassi imitativa che vada oltre un canone troppo rigidamente classico ed aureo.
A colloquio con Luciano di Samosata: Leon Battista Alberti, Giovanni Pontano ed Erasmo da Rotterdam / Geri, Lorenzo. - STAMPA. - (2011).
A colloquio con Luciano di Samosata: Leon Battista Alberti, Giovanni Pontano ed Erasmo da Rotterdam
GERI, LORENZO
2011
Abstract
The book studies how three great writers, belonging to different moments in the history of humanism, have assimilated the works of Lucian and used them in their works. The book, after a preliminary survey on the characteristics of the corpus lucianeo and a brief discussion on the receipt of Luciano among the humanists, is divided into three chapters devoted to Leon Battista Alberti, Giovanni Pontano and Erasmus of Rotterdam. The analysis of the presence of Lucian is conducted through a reconstruction of the context in which lucianic theme or allusion occurs, with the intent to outline the different waw in which each author rewrites Luciano .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.