Recent years have seen growing interest towards the historiographical "tourism" and the complexity of this phenomenon: the spread of tourist flows and the resulting economic impact, both in terms of that currency induced, the importance of foreign demand, all ' offer, to changes in the Italian position in the framework of an international division of labor, the policy of promoting public and private. Several sets of factors are placed at the origin of the expansion tourist: a) the cultural and natural element, b) the provision of services c) the improvement of transport d) the general economic development. The Tour is as old as old is "the industry" the stranger "at least pre-unification of birth while young is the awareness of the national leadership. Equally clear is the eclipse of the idea of ​​travel as a pure enjoyment of views in favor of a new idea from the territory of routes and spaces designed for the reception and appreciation of the artistic and natural heritage. In short, the strength of the culture remains crucial point of the analysis that populate the literature in recent years but is joined by other metrics "(R. Scatamacchia, 1999, p. 299.) The contribution of this paper, through the analysis of data drawn from archival sources and from the Istat, aims to provide some thoughts on how tourism has begun to be perceived relevance no longer negligible at the economic level, requiring concentration of political and economic commitments, to structure and organize "the 'industry' travel, within the period between the end of the first and the beginning of World War II. There is a growing awareness of a location annuity enjoyed until the Great War undermined dall'affacciarsi from Italy but from other countries and a development oriented toward big business, hotel or transport, which leads to the reframed turismo.Con years Twenty become more insistent some questions that need an answer, that is, how many were tourists that were beyond the Italian borders, how much they spent and how long they remained.

Gli ultimi anni hanno visto crescere l’interesse storiografico verso il “turismo” e la complessità di questo fenomeno: dalla diffusione dei flussi turistici e dal conseguente impatto economico, sia in termini di indotto che valutari, all’importanza della domanda estera, all’offerta, ai mutamenti della posizione italiana nel quadro di una divisione internazionale del lavoro, alla politica di promozione pubblica e privata. Diversi ordini di fattori sono posti all’origine dell’espansione turistica: a) l’elemento culturale-naturalistico; b) l’offerta di servizi; c) il miglioramento dei trasporti; d) il generalizzato sviluppo economico. Il Tour è antico così come vecchia risulta “l’industria” del forestiero “almeno di nascita preunitaria mentre giovane è la presa di coscienza della classe dirigente nazionale. Altrettanto chiara è l’eclissi di un’idea del viaggio come pura godibilità di panorami a vantaggio di una nuova idea del territorio: di percorsi e spazi progettati per l’accoglienza e la valorizzazione del patrimonio artistico e naturale. Insomma la forza della cultura resta punto nodale delle analisi che popolano la letteratura di questi anni ma le si affiancano altri parametri di misurazione” (R. Scatamacchia, 1999, p. 299). Il contributo di questo lavoro, attraverso l’analisi dei dati elaborati da fonti di archivio e presso l’istat, mira a fornire alcune riflessioni su come il turismo abbia cominciato ad essere percepito di rilevanza non più trascurabile a livello economico, tanto da richiedere concentrazione di impegni politici ed economici, nello strutturare e organizzare “l’industria” dei viaggi, all’interno del periodo tra la fine della prima e l’inizio della seconda guerra mondiale. Cresce la consapevolezza di una posizione di rendita goduta fino alla Grande guerra dall’Italia ma insidiata dall’affacciarsi di altri paesi e di uno sviluppo orientato verso la grande impresa, alberghiera o di trasporti, che porta ad inquadrare diversamente il turismo. Con gli anni Venti si fanno più insistenti alcuni interrogativi ai quali necessita trovare una risposta, cioè quanti erano i turisti che superavano le frontiere italiane, quanto spendevano e per quanto tempo rimanevano.

Il turismo in Italia tra le due guerre mondiali. Un'analisi storico-economica dei flussi turistici stranieri / Strangio, Donatella. - STAMPA. - (2006), pp. 267-314.

Il turismo in Italia tra le due guerre mondiali. Un'analisi storico-economica dei flussi turistici stranieri

STRANGIO, Donatella
2006

Abstract

Recent years have seen growing interest towards the historiographical "tourism" and the complexity of this phenomenon: the spread of tourist flows and the resulting economic impact, both in terms of that currency induced, the importance of foreign demand, all ' offer, to changes in the Italian position in the framework of an international division of labor, the policy of promoting public and private. Several sets of factors are placed at the origin of the expansion tourist: a) the cultural and natural element, b) the provision of services c) the improvement of transport d) the general economic development. The Tour is as old as old is "the industry" the stranger "at least pre-unification of birth while young is the awareness of the national leadership. Equally clear is the eclipse of the idea of ​​travel as a pure enjoyment of views in favor of a new idea from the territory of routes and spaces designed for the reception and appreciation of the artistic and natural heritage. In short, the strength of the culture remains crucial point of the analysis that populate the literature in recent years but is joined by other metrics "(R. Scatamacchia, 1999, p. 299.) The contribution of this paper, through the analysis of data drawn from archival sources and from the Istat, aims to provide some thoughts on how tourism has begun to be perceived relevance no longer negligible at the economic level, requiring concentration of political and economic commitments, to structure and organize "the 'industry' travel, within the period between the end of the first and the beginning of World War II. There is a growing awareness of a location annuity enjoyed until the Great War undermined dall'affacciarsi from Italy but from other countries and a development oriented toward big business, hotel or transport, which leads to the reframed turismo.Con years Twenty become more insistent some questions that need an answer, that is, how many were tourists that were beyond the Italian borders, how much they spent and how long they remained.
2006
Turismo. Tra sviluppo locale e cooperazione interregionale
9788855528894
Gli ultimi anni hanno visto crescere l’interesse storiografico verso il “turismo” e la complessità di questo fenomeno: dalla diffusione dei flussi turistici e dal conseguente impatto economico, sia in termini di indotto che valutari, all’importanza della domanda estera, all’offerta, ai mutamenti della posizione italiana nel quadro di una divisione internazionale del lavoro, alla politica di promozione pubblica e privata. Diversi ordini di fattori sono posti all’origine dell’espansione turistica: a) l’elemento culturale-naturalistico; b) l’offerta di servizi; c) il miglioramento dei trasporti; d) il generalizzato sviluppo economico. Il Tour è antico così come vecchia risulta “l’industria” del forestiero “almeno di nascita preunitaria mentre giovane è la presa di coscienza della classe dirigente nazionale. Altrettanto chiara è l’eclissi di un’idea del viaggio come pura godibilità di panorami a vantaggio di una nuova idea del territorio: di percorsi e spazi progettati per l’accoglienza e la valorizzazione del patrimonio artistico e naturale. Insomma la forza della cultura resta punto nodale delle analisi che popolano la letteratura di questi anni ma le si affiancano altri parametri di misurazione” (R. Scatamacchia, 1999, p. 299). Il contributo di questo lavoro, attraverso l’analisi dei dati elaborati da fonti di archivio e presso l’istat, mira a fornire alcune riflessioni su come il turismo abbia cominciato ad essere percepito di rilevanza non più trascurabile a livello economico, tanto da richiedere concentrazione di impegni politici ed economici, nello strutturare e organizzare “l’industria” dei viaggi, all’interno del periodo tra la fine della prima e l’inizio della seconda guerra mondiale. Cresce la consapevolezza di una posizione di rendita goduta fino alla Grande guerra dall’Italia ma insidiata dall’affacciarsi di altri paesi e di uno sviluppo orientato verso la grande impresa, alberghiera o di trasporti, che porta ad inquadrare diversamente il turismo. Con gli anni Venti si fanno più insistenti alcuni interrogativi ai quali necessita trovare una risposta, cioè quanti erano i turisti che superavano le frontiere italiane, quanto spendevano e per quanto tempo rimanevano.
Turismo; Flussi turistici; economia
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il turismo in Italia tra le due guerre mondiali. Un'analisi storico-economica dei flussi turistici stranieri / Strangio, Donatella. - STAMPA. - (2006), pp. 267-314.
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