Il presente lavoro si propone di fornire un’introduzione ai profili attuariali della previdenza complementare nella quale, come conferma anche la recente esperienza della riforma della previdenza complementare attuata in Italia dal decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, si collocano forme di previdenza tra loro molto diversificate. Il lavoro è così organizzato. Nel paragrafo 2 sono richiamati alcuni concetti di base della previdenza complementare e sono esaminate le principali caratteristiche tecniche di uno schema di previdenza complementare che eroghi solamente prestazioni in caso di vita del tipo rendita vitalizia. Nel paragrafo 3 sono presentati e confrontati, anche con esempi, i principi di equilibrio (di tipo collettivo o individuale, attuariale o finanziario) tra i contributi e le prestazioni che possono essere adottati per la gestione di uno schema di previdenza complementare. Nel paragrafo 4 sono brevemente descritte e commentate le scelte che il legislatore, in Italia, ha operato nei confronti dei principali elementi che caratterizzano la gestione tecnica di uno schema di previdenza complementare (compreso il conferimento del trattamento di fine rapporto, per i lavoratori dipendenti del settore privato, ai fondi pensione) e sono infine evidenziate le più significative peculiarità del sistema italiano di previdenza complementare.
Profili attuariali della previdenza complementare / Grasso, Fabio. - STAMPA. - 1(2009), pp. 101-149. ((Intervento presentato al convegno Seminario su: Il trattamento di fine rapporto e i fondi pensione tenutosi a Macerata nel 16 maggio 2008.
Profili attuariali della previdenza complementare
GRASSO, FABIO
2009
Abstract
Il presente lavoro si propone di fornire un’introduzione ai profili attuariali della previdenza complementare nella quale, come conferma anche la recente esperienza della riforma della previdenza complementare attuata in Italia dal decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, si collocano forme di previdenza tra loro molto diversificate. Il lavoro è così organizzato. Nel paragrafo 2 sono richiamati alcuni concetti di base della previdenza complementare e sono esaminate le principali caratteristiche tecniche di uno schema di previdenza complementare che eroghi solamente prestazioni in caso di vita del tipo rendita vitalizia. Nel paragrafo 3 sono presentati e confrontati, anche con esempi, i principi di equilibrio (di tipo collettivo o individuale, attuariale o finanziario) tra i contributi e le prestazioni che possono essere adottati per la gestione di uno schema di previdenza complementare. Nel paragrafo 4 sono brevemente descritte e commentate le scelte che il legislatore, in Italia, ha operato nei confronti dei principali elementi che caratterizzano la gestione tecnica di uno schema di previdenza complementare (compreso il conferimento del trattamento di fine rapporto, per i lavoratori dipendenti del settore privato, ai fondi pensione) e sono infine evidenziate le più significative peculiarità del sistema italiano di previdenza complementare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.