La monografia è dedicata al ciborio che nel 1285 Arnolfo di Cambio, con il socio Petro, realizzò nella basilica ostiense. Si prende in esame in particolare la questione dello stato di conservazione dell’opera, su cui pesa l’ombra dell’incendio che nel 1823 distrusse gran parte della basilica. Il problema viene affrontato da un duplice punto di vista: archivistico e archeologico. Anzitutto vengono pubblicati e analizzati tutti i documenti relativi al restauro del ciborio (effettuato tra il 1836 e il 1840), conservati nell’Archivio della basilica e nell’Archivio di Stato di Roma alla Sapienza, dove è custodita l’imponente documentazione della “Commissione per la riedificazione della basilica di S. Paolo (1823-1880)”. Inoltre viene effettuata un’accurata indagine archeologica, favorita dall’allestimento di un apposito ponteggio fisso attorno al monumento, di cui si pubblica anche il rilievo. I dati della duplice indagine, peraltro coincidenti, permettono di individuare con sicurezza gli interventi ottocenteschi nell’opera. The monograph refers to the ciborium sculpted in 1285 by Arnolfo di Cambio, together with his fellow Petrus, in the basilica of St. Paul outside the walls. The artwork’s state of preservation is mainly investigated, since it was involved by the fire which in 1823 destroyed a huge part of the basilica. A double point of view has been assumed to face the issue: an archival one and an archeological one. First, all the documents related to the ciborium restoration (carried out between 1836 and 1840) were published and analyzed. Those ones are still preserved in the basilica Archives and in the State Archives of Rome at Sapienza, where the imposing documentation of the Commissione per la riedificazione della basilica di S. Paolo (1823-1880) (“Commission for the reconstruction of St. Paul’s basilica”) is kept. Then, a careful archeological investigation, favoured by the settlement of a made-on-purpose-fixed-scaffolding around the monument, was carried out. Furthermore, an architectural survey has been published. The corresponding results of both investigations allow for certain to detect the 1800’s interventions on the artwork.
Hoc opvs fecit Arnolfvus. Storia e restauro del ciborio di S. Paolo f.l.m / D'Achille, Anna Maria. - STAMPA. - (2006), pp. 1-285.
Hoc opvs fecit Arnolfvus. Storia e restauro del ciborio di S. Paolo f.l.m.
D'ACHILLE, Anna Maria
2006
Abstract
La monografia è dedicata al ciborio che nel 1285 Arnolfo di Cambio, con il socio Petro, realizzò nella basilica ostiense. Si prende in esame in particolare la questione dello stato di conservazione dell’opera, su cui pesa l’ombra dell’incendio che nel 1823 distrusse gran parte della basilica. Il problema viene affrontato da un duplice punto di vista: archivistico e archeologico. Anzitutto vengono pubblicati e analizzati tutti i documenti relativi al restauro del ciborio (effettuato tra il 1836 e il 1840), conservati nell’Archivio della basilica e nell’Archivio di Stato di Roma alla Sapienza, dove è custodita l’imponente documentazione della “Commissione per la riedificazione della basilica di S. Paolo (1823-1880)”. Inoltre viene effettuata un’accurata indagine archeologica, favorita dall’allestimento di un apposito ponteggio fisso attorno al monumento, di cui si pubblica anche il rilievo. I dati della duplice indagine, peraltro coincidenti, permettono di individuare con sicurezza gli interventi ottocenteschi nell’opera. The monograph refers to the ciborium sculpted in 1285 by Arnolfo di Cambio, together with his fellow Petrus, in the basilica of St. Paul outside the walls. The artwork’s state of preservation is mainly investigated, since it was involved by the fire which in 1823 destroyed a huge part of the basilica. A double point of view has been assumed to face the issue: an archival one and an archeological one. First, all the documents related to the ciborium restoration (carried out between 1836 and 1840) were published and analyzed. Those ones are still preserved in the basilica Archives and in the State Archives of Rome at Sapienza, where the imposing documentation of the Commissione per la riedificazione della basilica di S. Paolo (1823-1880) (“Commission for the reconstruction of St. Paul’s basilica”) is kept. Then, a careful archeological investigation, favoured by the settlement of a made-on-purpose-fixed-scaffolding around the monument, was carried out. Furthermore, an architectural survey has been published. The corresponding results of both investigations allow for certain to detect the 1800’s interventions on the artwork.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.