Anche se ancora in minoranza, le donne sono entrate a far parte delle élite di potere e hanno promosso nuovi studi e ricerche proprio sull’esistenza o meno di differenze di genere in questi ambiti. Nessun fenomeno è isolabile dal contesto storico e sociale in cui si colloca e ogni tentativo di comprensione deve necessariamente tenerne conto (Gackenbach 1998; de Kerchove 1998). E questa implicita presenza dei modelli culturali dominanti si affaccia di certo nei comportamenti e negli stili di comunicazione di quelle donne che occupano una posizione di élite, come le elette in organismi pubblici, le professioniste affermate, le docenti universitarie ecc. Se consideriamo la “presenza” di una persona sul web come un’attività sociale pubblica, questa, come per le altre sfere della vita sociale, richiede alcune rivelazioni su di sé: chi siamo, che cosa facciamo, il nostro background, la nostra immagine, lo spazio di dialogo eccetera. Quando le Personal Home Page riflettono il ruolo che la persona occupa nella vita quotidiana, con quanta libertà l’identità personale viene messa in gioco dall’autore? Quanto pesano i condizionamenti sociali soprattutto per le donne? Quale scelta prevale: autorevolezza o seduzione? La homepage può trasformarsi da luogo di sperimentazione dell’identità in una rappresentazione delle ideologie delle istituzioni, che possono imbrigliare l'autonomia dell'individuo (Brignall 2002)? Le persone, infatti, tendono ad interiorizzare l'ideologia veicolata dalle istituzioni di appartenenza, con un processo di adattamento e di conformità alle norme prevalenti che può riflettersi anche all'interno di questi particolari spazi. E nello stesso tempo, proprio la libertà di espressione e la creatività possono fare emergere mutamenti sociali in atto.
Genere e Identità. La Personal Home Page nel mondo accademico / Bisi, Simonetta. - STAMPA. - (2009), pp. 1-148.
Genere e Identità. La Personal Home Page nel mondo accademico
BISI, Simonetta
2009
Abstract
Anche se ancora in minoranza, le donne sono entrate a far parte delle élite di potere e hanno promosso nuovi studi e ricerche proprio sull’esistenza o meno di differenze di genere in questi ambiti. Nessun fenomeno è isolabile dal contesto storico e sociale in cui si colloca e ogni tentativo di comprensione deve necessariamente tenerne conto (Gackenbach 1998; de Kerchove 1998). E questa implicita presenza dei modelli culturali dominanti si affaccia di certo nei comportamenti e negli stili di comunicazione di quelle donne che occupano una posizione di élite, come le elette in organismi pubblici, le professioniste affermate, le docenti universitarie ecc. Se consideriamo la “presenza” di una persona sul web come un’attività sociale pubblica, questa, come per le altre sfere della vita sociale, richiede alcune rivelazioni su di sé: chi siamo, che cosa facciamo, il nostro background, la nostra immagine, lo spazio di dialogo eccetera. Quando le Personal Home Page riflettono il ruolo che la persona occupa nella vita quotidiana, con quanta libertà l’identità personale viene messa in gioco dall’autore? Quanto pesano i condizionamenti sociali soprattutto per le donne? Quale scelta prevale: autorevolezza o seduzione? La homepage può trasformarsi da luogo di sperimentazione dell’identità in una rappresentazione delle ideologie delle istituzioni, che possono imbrigliare l'autonomia dell'individuo (Brignall 2002)? Le persone, infatti, tendono ad interiorizzare l'ideologia veicolata dalle istituzioni di appartenenza, con un processo di adattamento e di conformità alle norme prevalenti che può riflettersi anche all'interno di questi particolari spazi. E nello stesso tempo, proprio la libertà di espressione e la creatività possono fare emergere mutamenti sociali in atto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.