Che cosa vuol dire "comprendere"? Che cosa vuol dire comprendere sé, che cosa vuol dire comprendere l'altro? Che cosa vuol dire non comprendere e non essere compresi? La domanda forse più significativa della filosofia contemporanea viene discussa in questo libro alla luce del dibattito tra l'ermeneutica di Gadamer e la decostruzione di Derrida. La tesi si delinea sullo sfondo della filosofia ebraica, in un dialogo serrato con Paul Celan, con la sua riflessione sulla poesia e sul linguaggio. La domanda diventa allora: che cosa vuol dire comprendere dopo Auschwitz? E' a partire da qui che, attraverso un ripensamento filosofico e politico di concetti come promessa, futuro, avvenire, può essere attribuito un nuovo valore all'utopia.
Utopia del comprendere / DI CESARE, Donatella. - (2003), pp. 1-347.
Utopia del comprendere
DI CESARE, Donatella
2003
Abstract
Che cosa vuol dire "comprendere"? Che cosa vuol dire comprendere sé, che cosa vuol dire comprendere l'altro? Che cosa vuol dire non comprendere e non essere compresi? La domanda forse più significativa della filosofia contemporanea viene discussa in questo libro alla luce del dibattito tra l'ermeneutica di Gadamer e la decostruzione di Derrida. La tesi si delinea sullo sfondo della filosofia ebraica, in un dialogo serrato con Paul Celan, con la sua riflessione sulla poesia e sul linguaggio. La domanda diventa allora: che cosa vuol dire comprendere dopo Auschwitz? E' a partire da qui che, attraverso un ripensamento filosofico e politico di concetti come promessa, futuro, avvenire, può essere attribuito un nuovo valore all'utopia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.