Finitezza è il modo in cui l'ermeneutica filosfica si definisce come filosofia. Ma essere una filosofia della finitezza vuol dire anzituto accettare il passaggio a una finitezza della filosofia. Il libro segue l'ermeneutica nella sua comprensione della finitezza: dal limite incomprensibile della morte a quello della temporalità, e fino ai limiti del comprendere e del linguaggio. Pur mostrando il suo debito con Heidegger, l'ermeneutica non rinuncia all'infinito. E nel farsi carico di questa istanza dell'oltre segue la via indicata da Platone: la via che passa tra finito e infinito. Il punto di passaggio è il limite assunto come altro, come parola dell'altro che dischiude la partecipazione all'infinito del dialogo.
Ermeneutica della finitezza / DI CESARE, Donatella. - (2004), pp. 1-189.
Ermeneutica della finitezza
DI CESARE, Donatella
2004
Abstract
Finitezza è il modo in cui l'ermeneutica filosfica si definisce come filosofia. Ma essere una filosofia della finitezza vuol dire anzituto accettare il passaggio a una finitezza della filosofia. Il libro segue l'ermeneutica nella sua comprensione della finitezza: dal limite incomprensibile della morte a quello della temporalità, e fino ai limiti del comprendere e del linguaggio. Pur mostrando il suo debito con Heidegger, l'ermeneutica non rinuncia all'infinito. E nel farsi carico di questa istanza dell'oltre segue la via indicata da Platone: la via che passa tra finito e infinito. Il punto di passaggio è il limite assunto come altro, come parola dell'altro che dischiude la partecipazione all'infinito del dialogo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.