Creata da Augusto e accresciuta da Imperatori e Papi, la Roma di pietra riceve dalle opere del Novecento un ulteriore arricchimento. La pietra è, per la Città Eterna, materiale locale e globale: il travertino, proveniente dalle vicine Tivoli e Guidonia, si incontra con marmi e graniti arrivati da ogni parte del mondo, un po’ come fanno, ogni giorno, i romani con i tanti visitatori dei monumenti antichi. Ne derivano opere tra loro differenti, più o meno valide e più o meno apprezzate, dagli esperti a dai non esperti, tutte caratterizzate da una monumentalità, intesa come richiamo alla sacralità dell’istituzione cui l’opera è destinata e, contemporaneamente, come aspirazione alla memoria nei secoli. Nella maggior parte dei casi, grazie a una tradizione costruttiva che è tutt’ora un vanto dell’industria nazionale, l’uso della pietra presenta soluzioni di estremo interesse e, talvolta, compensa debolezze progettuali più o meno evidenti. Senza volere in alcun modo costituire fonte storica o critica sullo sviluppo architettonico di Roma, quest’opera vuole testimoniare la sostanziale continuità che caratterizza lo sviluppo delle costruzioni lapidee nella capitale, fornendo al contempo notizie tecniche in un settore – quello della pietra - oggi ancora troppo poco conosciuto dai progettisti e dagli studiosi.

Architetture di pietra nella Roma del Novecento / Ferrero, Marco. - STAMPA. - (2004).

Architetture di pietra nella Roma del Novecento

FERRERO, Marco
2004

Abstract

Creata da Augusto e accresciuta da Imperatori e Papi, la Roma di pietra riceve dalle opere del Novecento un ulteriore arricchimento. La pietra è, per la Città Eterna, materiale locale e globale: il travertino, proveniente dalle vicine Tivoli e Guidonia, si incontra con marmi e graniti arrivati da ogni parte del mondo, un po’ come fanno, ogni giorno, i romani con i tanti visitatori dei monumenti antichi. Ne derivano opere tra loro differenti, più o meno valide e più o meno apprezzate, dagli esperti a dai non esperti, tutte caratterizzate da una monumentalità, intesa come richiamo alla sacralità dell’istituzione cui l’opera è destinata e, contemporaneamente, come aspirazione alla memoria nei secoli. Nella maggior parte dei casi, grazie a una tradizione costruttiva che è tutt’ora un vanto dell’industria nazionale, l’uso della pietra presenta soluzioni di estremo interesse e, talvolta, compensa debolezze progettuali più o meno evidenti. Senza volere in alcun modo costituire fonte storica o critica sullo sviluppo architettonico di Roma, quest’opera vuole testimoniare la sostanziale continuità che caratterizza lo sviluppo delle costruzioni lapidee nella capitale, fornendo al contempo notizie tecniche in un settore – quello della pietra - oggi ancora troppo poco conosciuto dai progettisti e dagli studiosi.
2004
9788876214424
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Architetture di pietra nella Roma del Novecento / Ferrero, Marco. - STAMPA. - (2004).
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/184367
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact