Nel giugno del 1936 si inaugurano due nuovi edifici pubblici dell'Italia fascosta: la caserma di via Baiamonti, a piazza Mazzini, e la sede della Milizia volontaria sicurezza nazionale in via Slataper, entrambe dedicate all'arma cara al duce degli Italiani. Autore dei due edifici è l'architetto romano Vittorio Cafiero, la cui carriera sarà equanimamente divisa tra un prima e 'dopo' dallo scoppio della guerra. All'epoca fascista appartengono il Ministero dell'AOI (attuale Fao) e i due edifici dedicati alla milizia, mentre il nome di Cafiero è legato nel dopoguerra alla realizzazione del Villaggio Olimpico. Elemento saliente dell'architettura di via Slataper è il torrione bugnato a punta di diamante col sacrario dei martiri fascisti.
Prologo per un'architettura / Greco, Antonella. - STAMPA. - 1(2009), pp. 1-47.
Prologo per un'architettura
GRECO, Antonella
2009
Abstract
Nel giugno del 1936 si inaugurano due nuovi edifici pubblici dell'Italia fascosta: la caserma di via Baiamonti, a piazza Mazzini, e la sede della Milizia volontaria sicurezza nazionale in via Slataper, entrambe dedicate all'arma cara al duce degli Italiani. Autore dei due edifici è l'architetto romano Vittorio Cafiero, la cui carriera sarà equanimamente divisa tra un prima e 'dopo' dallo scoppio della guerra. All'epoca fascista appartengono il Ministero dell'AOI (attuale Fao) e i due edifici dedicati alla milizia, mentre il nome di Cafiero è legato nel dopoguerra alla realizzazione del Villaggio Olimpico. Elemento saliente dell'architettura di via Slataper è il torrione bugnato a punta di diamante col sacrario dei martiri fascisti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.