The search path that has been taken with this work, as his vantage point, an investigation into the evolutionary dynamics of firms in the Made in Italy, between technological innovation and organizational change, creativity and enhancement of territorio.Gli policy objectives of the research are were the ones to create a "snapshot" of the current configuration of the wide-ranging national industrial system, outlining, in particular, the paths of entrepreneurial success that still characterize the made in Italy, in this case identified in the literature, in the cd. medium imprese.L 'basic hypothesis of the work was to explicate the success of the made in Italy using a new concept of firm size, namely organizational, understood as a set of tangible and intangible factors, synergistically placed in relation to give life, through the activation of relations, to a new structural configuration, to a concept of dimension less physical and more organizational, systemic and not the result of a setting more riduzionista.Si asseverate intends, in particular, as the size d ' enterprise should not be longer understood statically, exclusively in terms of employees / sales, as in the key dynamics, as complex human and financial resources, knowledge and relationships within the company, which promote the ability to operate in a network with other businesses and consolidate the strategic positioning. Everything you want to say, through a key innovation, a model of "glocal" capable of enhancing the specificity of the territory, culture and capitalism nazionale.In essence, the purpose of the work was to explain the emergence of organizational and relational dimension of the enterprise, linking its competitive strength in the ability to combine local culture with creative innovation, according to an evolutionary approach of the company can be traced back to Darwinism sociale.A this purpose it was intended to emphasize that the model that is being currently stating Made in Italy is the result of a natural evolution, the dynamics of which finds some basic principles of social evolutionism and metaphor in biological evolutionary adaptation entrepreneurial environment. While denying those areas of study that dealt with the company the same way as biological systems, work has been used in instrumentation techniques and more sophisticated analyzes, such as those inspired lamarkiana to better understand the steps that can accompany the evolutionary path national enterprise. The latter, as demonstrated through the application of a conceptual model, lies somewhere between craft forms and managerial institutions, adapting to compete in the global environment thanks to the ability to draw strength from inherited resources (culture and tradition), and recombinant appropriated by the entrepreneur (which was formed in the territory). In particular, in fact, the evolution of the company has been described by means of an explanatory model successfully applied to the analysis of the evolutionary dynamics of the medium-sized company of Made in Italy, as well as to confirm the uniqueness and eccentricity of a national business system that, in its reality of excellence, has been able to adapt morphologically to global competitive structures, combining tradition and innovazione.Si is shown that the success of Made in Italy and, in particular, of those businesses that have been defined in the " Italian fourth capitalism ", is derived mainly from the creation of an economy based on relational factors of development of the market and can not be managed with simple formal relations, in which the organizational dimension shown seems the most appropriate to competere.L 'analysis examined the evolutionary dynamics of medium-sized Italian companies that have, in recent years, recorded performance far superior to both the overall performance of small businesses (97% of the national total), both large (1%). In the closing chapter, section port and synthesis of research, it is i

Il percorso di ricerca che si è intrapreso con questo lavoro ha, come suo osservatorio privilegiato, un’indagine sulle dinamiche evolutive delle imprese del Made in Italy, tra innovazione tecnologica e mutamento organizzativo, creatività e valorizzazione del territorio. Gli obiettivi programmatici della ricerca sono stati quelli di realizzare una “fotografia” ad ampio spettro dell’attuale configurazione del sistema industriale nazionale, delineandone, in particolare, i percorsi imprenditoriali di successo che tuttora caratterizzano il made in Italy, nella fattispecie individuati, dalla letteratura, nelle cd. medie imprese. L’ipotesi di fondo del lavoro è stata quella di esplicare il successo del made in Italy avvalendosi di un nuovo concetto di dimensione d’impresa, ossia quella organizzativa, intesa quale set di fattori materiali e immateriali, posti sinergicamente in relazione per dar vita, attraverso l’attivazione di relazioni, ad una nuova configurazione strutturale, ad un concetto di dimensione meno fisico e più organizzativo, frutto di un’impostazione sistemica e non più riduzionista. Si intende asseverare, in particolare, come la dimensione d’impresa non vada più intesa staticamente, in termini esclusivamente di addetti/fatturato, quanto in chiave dinamica, quale complesso di risorse umane e finanziarie, di conoscenze e di relazioni presenti in azienda, che incentivano la capacità di operare in rete con altre imprese e di consolidare il posizionamento strategico. Il tutto a voler affermare, attraverso una chiave di lettura innovativa, un modello di “glocalismo” capace di esaltare le specificità del territorio, della cultura e del capitalismo nazionale. In sostanza, la finalità del lavoro è stata quella di spiegare l’affermarsi della dimensione organizzativa e relazionale dell’impresa, collegando la sua forza competitiva alla capacità di coniugare la cultura del territorio con l’innovazione creativa, secondo un approccio evolutivo dell’impresa che si riconduce al darwinismo sociale. A tal scopo si è inteso sottolineare come il modello che si va attualmente affermando nel Made in Italy sia frutto di una naturale evoluzione, la cui dinamica ritrova alcuni principi di base nell’evoluzionismo sociale e nella metafora biologico-evolutiva dell’adattamento imprenditoriale all’ambiente. Pur rinnegando quei filoni di studio che hanno trattato l’impresa alla stregua dei sistemi biologici, nel lavoro si è fatto ricorso a strumentazioni e tecniche di analisi più sofisticate, quali quelle di ispirazione lamarkiana, per meglio comprendere le fasi che possono accompagnare il percorso evoluzionistico dell’impresa nazionale. Quest’ultima, come dimostrato attraverso l’applicazione di un modello concettuale, si colloca a metà tra forme artigiane ed istituzioni manageriali, adattandosi a competere nel contesto globale anche grazie alla capacità di trarre forza dalle risorse ereditate (tradizione e cultura), ricombinate e fatte proprie dall’imprenditore (che nel territorio si è formato). In particolare, infatti, il percorso evolutivo dell’impresa è stato descritto avvalendosi di un modello esplicativo applicato con successo all’analisi delle dinamiche evolutive della media impresa del Made In Italy, così da confermare la peculiarità e l’eccentricità di un sistema imprenditoriale nazionale che, nelle sue realtà d’eccellenza, è stato in grado di adattarsi morfologicamente agli assetti competitivi globali, coniugando tradizione e innovazione. Si è evidenziato come il successo del Made In Italy e, in particolare, di quelle imprese che sono state definite del “quarto capitalismo italiano”, derivi soprattutto dalla nascita di un’economia relazionale basata su fattori di sviluppo non di mercato e non gestibili con semplici relazioni formali, in cui la dimensione organizzativa mostrata sembra la più adeguata a competere. L’analisi effettuata ha esaminato la dinamica evolutiva delle imprese medie italiane che hanno, negli ultimi anni, fatto registrare performance di gran lunga superiori sia al totale delle performance delle piccole imprese (97% del totale nazionale), sia delle grandi (1%). Nel capitolo di chiusura, punto di approdo e di sintesi della ricerca, si è inteso operare, infine, una convalida del modello teorico attraverso lo studio di un comparto chiave del Made in Italy, quello del “Sistema-Moda”, la cui crescita non è più interpretabile secondo un approccio porteriano di integrazione verticale, ma più significativamente attraverso un orientamento focalizzato sul valore finale realizzato dal sistema. Tale criterio è stato ulteriormente convalidato da un’indagine qualitativa sul campo, dalla quale sono state tratte indicazioni utili a suffragare il modello teorico.

Dimensione e competitività. La media impresa quale protagonista del Made in Italy / ESPOSITO DE FALCO, Salvatore. - STAMPA. - 83:(2008), pp. 1-185.

Dimensione e competitività. La media impresa quale protagonista del Made in Italy

ESPOSITO DE FALCO, SALVATORE
2008

Abstract

The search path that has been taken with this work, as his vantage point, an investigation into the evolutionary dynamics of firms in the Made in Italy, between technological innovation and organizational change, creativity and enhancement of territorio.Gli policy objectives of the research are were the ones to create a "snapshot" of the current configuration of the wide-ranging national industrial system, outlining, in particular, the paths of entrepreneurial success that still characterize the made in Italy, in this case identified in the literature, in the cd. medium imprese.L 'basic hypothesis of the work was to explicate the success of the made in Italy using a new concept of firm size, namely organizational, understood as a set of tangible and intangible factors, synergistically placed in relation to give life, through the activation of relations, to a new structural configuration, to a concept of dimension less physical and more organizational, systemic and not the result of a setting more riduzionista.Si asseverate intends, in particular, as the size d ' enterprise should not be longer understood statically, exclusively in terms of employees / sales, as in the key dynamics, as complex human and financial resources, knowledge and relationships within the company, which promote the ability to operate in a network with other businesses and consolidate the strategic positioning. Everything you want to say, through a key innovation, a model of "glocal" capable of enhancing the specificity of the territory, culture and capitalism nazionale.In essence, the purpose of the work was to explain the emergence of organizational and relational dimension of the enterprise, linking its competitive strength in the ability to combine local culture with creative innovation, according to an evolutionary approach of the company can be traced back to Darwinism sociale.A this purpose it was intended to emphasize that the model that is being currently stating Made in Italy is the result of a natural evolution, the dynamics of which finds some basic principles of social evolutionism and metaphor in biological evolutionary adaptation entrepreneurial environment. While denying those areas of study that dealt with the company the same way as biological systems, work has been used in instrumentation techniques and more sophisticated analyzes, such as those inspired lamarkiana to better understand the steps that can accompany the evolutionary path national enterprise. The latter, as demonstrated through the application of a conceptual model, lies somewhere between craft forms and managerial institutions, adapting to compete in the global environment thanks to the ability to draw strength from inherited resources (culture and tradition), and recombinant appropriated by the entrepreneur (which was formed in the territory). In particular, in fact, the evolution of the company has been described by means of an explanatory model successfully applied to the analysis of the evolutionary dynamics of the medium-sized company of Made in Italy, as well as to confirm the uniqueness and eccentricity of a national business system that, in its reality of excellence, has been able to adapt morphologically to global competitive structures, combining tradition and innovazione.Si is shown that the success of Made in Italy and, in particular, of those businesses that have been defined in the " Italian fourth capitalism ", is derived mainly from the creation of an economy based on relational factors of development of the market and can not be managed with simple formal relations, in which the organizational dimension shown seems the most appropriate to competere.L 'analysis examined the evolutionary dynamics of medium-sized Italian companies that have, in recent years, recorded performance far superior to both the overall performance of small businesses (97% of the national total), both large (1%). In the closing chapter, section port and synthesis of research, it is i
2008
9788813286590
Il percorso di ricerca che si è intrapreso con questo lavoro ha, come suo osservatorio privilegiato, un’indagine sulle dinamiche evolutive delle imprese del Made in Italy, tra innovazione tecnologica e mutamento organizzativo, creatività e valorizzazione del territorio. Gli obiettivi programmatici della ricerca sono stati quelli di realizzare una “fotografia” ad ampio spettro dell’attuale configurazione del sistema industriale nazionale, delineandone, in particolare, i percorsi imprenditoriali di successo che tuttora caratterizzano il made in Italy, nella fattispecie individuati, dalla letteratura, nelle cd. medie imprese. L’ipotesi di fondo del lavoro è stata quella di esplicare il successo del made in Italy avvalendosi di un nuovo concetto di dimensione d’impresa, ossia quella organizzativa, intesa quale set di fattori materiali e immateriali, posti sinergicamente in relazione per dar vita, attraverso l’attivazione di relazioni, ad una nuova configurazione strutturale, ad un concetto di dimensione meno fisico e più organizzativo, frutto di un’impostazione sistemica e non più riduzionista. Si intende asseverare, in particolare, come la dimensione d’impresa non vada più intesa staticamente, in termini esclusivamente di addetti/fatturato, quanto in chiave dinamica, quale complesso di risorse umane e finanziarie, di conoscenze e di relazioni presenti in azienda, che incentivano la capacità di operare in rete con altre imprese e di consolidare il posizionamento strategico. Il tutto a voler affermare, attraverso una chiave di lettura innovativa, un modello di “glocalismo” capace di esaltare le specificità del territorio, della cultura e del capitalismo nazionale. In sostanza, la finalità del lavoro è stata quella di spiegare l’affermarsi della dimensione organizzativa e relazionale dell’impresa, collegando la sua forza competitiva alla capacità di coniugare la cultura del territorio con l’innovazione creativa, secondo un approccio evolutivo dell’impresa che si riconduce al darwinismo sociale. A tal scopo si è inteso sottolineare come il modello che si va attualmente affermando nel Made in Italy sia frutto di una naturale evoluzione, la cui dinamica ritrova alcuni principi di base nell’evoluzionismo sociale e nella metafora biologico-evolutiva dell’adattamento imprenditoriale all’ambiente. Pur rinnegando quei filoni di studio che hanno trattato l’impresa alla stregua dei sistemi biologici, nel lavoro si è fatto ricorso a strumentazioni e tecniche di analisi più sofisticate, quali quelle di ispirazione lamarkiana, per meglio comprendere le fasi che possono accompagnare il percorso evoluzionistico dell’impresa nazionale. Quest’ultima, come dimostrato attraverso l’applicazione di un modello concettuale, si colloca a metà tra forme artigiane ed istituzioni manageriali, adattandosi a competere nel contesto globale anche grazie alla capacità di trarre forza dalle risorse ereditate (tradizione e cultura), ricombinate e fatte proprie dall’imprenditore (che nel territorio si è formato). In particolare, infatti, il percorso evolutivo dell’impresa è stato descritto avvalendosi di un modello esplicativo applicato con successo all’analisi delle dinamiche evolutive della media impresa del Made In Italy, così da confermare la peculiarità e l’eccentricità di un sistema imprenditoriale nazionale che, nelle sue realtà d’eccellenza, è stato in grado di adattarsi morfologicamente agli assetti competitivi globali, coniugando tradizione e innovazione. Si è evidenziato come il successo del Made In Italy e, in particolare, di quelle imprese che sono state definite del “quarto capitalismo italiano”, derivi soprattutto dalla nascita di un’economia relazionale basata su fattori di sviluppo non di mercato e non gestibili con semplici relazioni formali, in cui la dimensione organizzativa mostrata sembra la più adeguata a competere. L’analisi effettuata ha esaminato la dinamica evolutiva delle imprese medie italiane che hanno, negli ultimi anni, fatto registrare performance di gran lunga superiori sia al totale delle performance delle piccole imprese (97% del totale nazionale), sia delle grandi (1%). Nel capitolo di chiusura, punto di approdo e di sintesi della ricerca, si è inteso operare, infine, una convalida del modello teorico attraverso lo studio di un comparto chiave del Made in Italy, quello del “Sistema-Moda”, la cui crescita non è più interpretabile secondo un approccio porteriano di integrazione verticale, ma più significativamente attraverso un orientamento focalizzato sul valore finale realizzato dal sistema. Tale criterio è stato ulteriormente convalidato da un’indagine qualitativa sul campo, dalla quale sono state tratte indicazioni utili a suffragare il modello teorico.
Dimensione; competitività; media impresa; Made in Italy; evoluzionismo sociale; metafora biologico-evolutiva dell'impresa
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Dimensione e competitività. La media impresa quale protagonista del Made in Italy / ESPOSITO DE FALCO, Salvatore. - STAMPA. - 83:(2008), pp. 1-185.
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