Lo Stato che pretende di fare tutto e il politico che s’innalza a demiurgo sono contro la vita naturale della società. Le regole nascono dal ripetersi di comportamenti meritevoli che favoriscono lo scambio e la solidarietà tra i soggetti, la pacifica cooperazione e la crescita delle opportunità per tutti. Il diritto affonda le sue radici in quest’ordine spontaneo. Fissa la cornice entro cui si realizza l’equilibrio delle volontà individuali. La dimensione giuridica è quella della libertà e della tradizione, non è né coercitiva né autoritaria. Non trae la sua origine dall’intervento costrittivo dell’autorità politica, che invece esprime e pratica potere. Ne consegue che l’ampliamento del dominio della politica deprime la libertà e sottrae linfa al progresso economico e civile. Per l’autore la via maestra della socialità è il perseguimento di fini individuali diversificati. La tutela selettiva ed eteronoma degli interessi provoca ingiustizie insanabili. Bisogna ridimensionarne drasticamente il campo d’intervento, alleggerire lo Stato, ridare credito al cittadino, restituire spazio alla sussidiarietà orizzontale e all’associazionismo volontario.
LE RADICI DELLA LIBERTA' / Gelardi, Michele. - STAMPA. - (2006), pp. 1-221.
LE RADICI DELLA LIBERTA'
GELARDI, Michele
2006
Abstract
Lo Stato che pretende di fare tutto e il politico che s’innalza a demiurgo sono contro la vita naturale della società. Le regole nascono dal ripetersi di comportamenti meritevoli che favoriscono lo scambio e la solidarietà tra i soggetti, la pacifica cooperazione e la crescita delle opportunità per tutti. Il diritto affonda le sue radici in quest’ordine spontaneo. Fissa la cornice entro cui si realizza l’equilibrio delle volontà individuali. La dimensione giuridica è quella della libertà e della tradizione, non è né coercitiva né autoritaria. Non trae la sua origine dall’intervento costrittivo dell’autorità politica, che invece esprime e pratica potere. Ne consegue che l’ampliamento del dominio della politica deprime la libertà e sottrae linfa al progresso economico e civile. Per l’autore la via maestra della socialità è il perseguimento di fini individuali diversificati. La tutela selettiva ed eteronoma degli interessi provoca ingiustizie insanabili. Bisogna ridimensionarne drasticamente il campo d’intervento, alleggerire lo Stato, ridare credito al cittadino, restituire spazio alla sussidiarietà orizzontale e all’associazionismo volontario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.