Il volume prende in esame le tecniche del giudizio costituzionale di bilanciamento tra diritti sociali, diritti economici e vincolo di bilancio. Il metodo proposto assume il contemperamento tra diritti a partire dalle preferred positions proprie dei diritti sociali, secondo quanto espresso dal testo della Costituzione. D'altra parte una graduatoria tra diritti deve essere temperata dal prudente apprezzamento del caso e dal necessario rapporto tra diritti sociali e sviluppo economico, in nome del quale non appare di per sé illegittima una compressione dei primi. Il lavoro consiste dunque nell'individuare un possibile metodo di bilanciamento dei diritti che porti ad un mix ottimale, frutto di un ragionevole confronto statico e di una plausibile prospettiva diacronica, ferma restando la garanzia di un nucleo essenziale di tutela. L'analisi successivamente pone a confronto il metodo proposto con lo stato dell' arte, quale risulta da 50 anni di giurisprudenza costituzionale. Il bilancio è problematico: le esigenze di amministrazione dei conflitti nell' era della globalizzazione e le urgenze della crisi fiscale dello Stato portano la Corte ad un giudizio casistico al cui interno, non di rado, si smarrisce la diversa pregnanza costituzionale degli interessi in conflitto. Anche le fasi del giudizio successive alla definizione dei diritti - incentrate sulla valutazione di idoneità della legge impugnata e sul canone di proporzionalità dei costi/benefici - contribuiscono ad un esito finale criptico nei postulati teorici e pragmatico negli effetti. La Corte, in sostanza, sembra riflettere nel suo itinerario più la missione di Pubblico Potere che non il ruolo di Supremo Giudice.
Lavoro, Diritti sociali e sviluppo economico / Andreoni, Amos. - 1:(2006), pp. 1-383.
Lavoro, Diritti sociali e sviluppo economico
ANDREONI, Amos
2006
Abstract
Il volume prende in esame le tecniche del giudizio costituzionale di bilanciamento tra diritti sociali, diritti economici e vincolo di bilancio. Il metodo proposto assume il contemperamento tra diritti a partire dalle preferred positions proprie dei diritti sociali, secondo quanto espresso dal testo della Costituzione. D'altra parte una graduatoria tra diritti deve essere temperata dal prudente apprezzamento del caso e dal necessario rapporto tra diritti sociali e sviluppo economico, in nome del quale non appare di per sé illegittima una compressione dei primi. Il lavoro consiste dunque nell'individuare un possibile metodo di bilanciamento dei diritti che porti ad un mix ottimale, frutto di un ragionevole confronto statico e di una plausibile prospettiva diacronica, ferma restando la garanzia di un nucleo essenziale di tutela. L'analisi successivamente pone a confronto il metodo proposto con lo stato dell' arte, quale risulta da 50 anni di giurisprudenza costituzionale. Il bilancio è problematico: le esigenze di amministrazione dei conflitti nell' era della globalizzazione e le urgenze della crisi fiscale dello Stato portano la Corte ad un giudizio casistico al cui interno, non di rado, si smarrisce la diversa pregnanza costituzionale degli interessi in conflitto. Anche le fasi del giudizio successive alla definizione dei diritti - incentrate sulla valutazione di idoneità della legge impugnata e sul canone di proporzionalità dei costi/benefici - contribuiscono ad un esito finale criptico nei postulati teorici e pragmatico negli effetti. La Corte, in sostanza, sembra riflettere nel suo itinerario più la missione di Pubblico Potere che non il ruolo di Supremo Giudice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.