Angelo Colocci (1474-1547), fu fra i primi studiosi della tradizione romanza e della poesia delle origini, oltre che antiquario e collezionista, sodale di molti artisti allora attivi a Roma e proprietario di una tipografia che stampava opere in greco. Gli appunti che qui si pubblicano rivelano una cultura linguistica originale e in parte sconosciuta: essi trattano delle origini della poesia moderna dalla ritmica latina, ne conservano in parte i documenti e - al tempo stesso - forniscono un tentativo di descrizione sincronica della situazione linguistica dell'Italia contemporanea. Colocci introduce per primo il concetto e il termine dialetto applicato ad una lingua moderna e ci conserva, con la sua fitta serie di appunti sulle varietà dei volgari contemporanei, un documento unico e affascinante del parlato nell’Italia del primo Rinascimento.
Gli appunti linguistici di Angelo Colocci nel ms Vat. lat. 4817, edizione critica, note e commento / Cannata, Nadia. - STAMPA. - (2012).
Gli appunti linguistici di Angelo Colocci nel ms Vat. lat. 4817, edizione critica, note e commento
CANNATA, NADIA
2012
Abstract
Angelo Colocci (1474-1547), fu fra i primi studiosi della tradizione romanza e della poesia delle origini, oltre che antiquario e collezionista, sodale di molti artisti allora attivi a Roma e proprietario di una tipografia che stampava opere in greco. Gli appunti che qui si pubblicano rivelano una cultura linguistica originale e in parte sconosciuta: essi trattano delle origini della poesia moderna dalla ritmica latina, ne conservano in parte i documenti e - al tempo stesso - forniscono un tentativo di descrizione sincronica della situazione linguistica dell'Italia contemporanea. Colocci introduce per primo il concetto e il termine dialetto applicato ad una lingua moderna e ci conserva, con la sua fitta serie di appunti sulle varietà dei volgari contemporanei, un documento unico e affascinante del parlato nell’Italia del primo Rinascimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.