Il volume, strutturato in due parti ben distinte (in cui con chiarezza è distinguibile l’apporto individuale dei due autori), rilancia una lettura storico-critica dell’architettura romana realizzata tra la fine del XIX ed i primi decenni del XX secolo, rivalutandone oltre alle qualità architettonico- linguistiche, anche quelle riguardanti gli impianti urbani e gli abitat conseguenti. Tale produzione architettonica a Roma infatti, mette in evidenzia tutta la problematica ed interessantissima vicenda, del particolare momento di transizione. Dalle consolidate linee espressive ottocentesche dell’eclettismo, all’architettura moderna del Novecento non razionalista. Questa tematica è analizzata sia per tipologie “borghesi” dei villini dell’ edilizia privata nel quartiere di Villa Patrizi (prima parte del volume- di cui è autore Paolo Cavallari), che per quella popolare in molti quartieri dell’I.C.P. di Roma (seconda parte del volume dal titolo :"Aspetti della cultura architettonica nella produzione dell’Istituto Case Popolari di Roma" di cui è autrice Simona Benedetti). Questa seconda parte si articola nel seguente modo: un capitolo relativo all’inquadramento storico- culturale del periodo in esame apre la trattazione, in esso si individuano le linee programmatiche, urbanistiche e gestionali del problema delle case popolari e del ruolo urbano di queste stesse. Nel capitolo successivo, si analizza l’apporto di alcuni architetti attivi nei quartieri popolari dislocati in varie zone della città. Tra questi interventi si analizzano anche le due Città- Giardino: Garbatella ed Aniene. Dall'analisi condotta si evidenzia l’operato di particolari personalità artistiche: G. Magni, Q. Pirani, I. Sabbatini, C. Palmerini, G. Guidi, ecc.. Nel contributo si sono messe in luce altresì le caratteristiche compositivo- linguistiche, che evidenziano il particolare momento di transizione dell’epoca in esame: essa infatti risulta ancora intrisa di memorie formali e lessicali del secolo passato, ma contemporaneamente esprime, in altrettanti elementi architettonici, il desiderio di un linguaggio rinnovato, moderno. Nell'ultimo capitolo, si traggono le conclusioni critiche, evidenziando anche il carattere dei nuovi impianti urbani ed edilizi nei quali, a varie scale di analisi, si coglie il particolare carattere di "architettura di relazione". Nell'articolazione formale dei nuovi quartieri si individua una vera e propria ‘altra modernità’, densa di suggerimenti tipologici, formali, stilistici, un campo di libera ricerca architettonica del periodo in esame. Sempre nella seconda parte del volume, vengono pubblicati parecchi disegni inediti, appartenenti al fondo Gustavo Giovannoni, custodito presso l'archivio (recentemente riordinato) del Centro di studi per la Storia dell'Architettura (Roma - Casa dei Crescenzi). INGLESE:The book is divided in two parts: the first (L’architettura residenziale borghese a Roma, capitale dello stato liberale: il quartiere di Villa Patrizi- by Paolo Cavallari); the second (Aspetti della cultura architettonica nella produzione dell’Istituto Case Popolari di Roma – by Simona Benedetti). The book, divided in two different parts (in which is clearly denoted the individual contribute of both authors), proposes again an hystorical-critical interpretation of the roman architecture achieved between XIX and early decades of XX century, valuing again the urban establishment and the consequent habitat, rather than architectonical-linguistical quality. In fact this architectonical production in Rome, draws attention to all the problematic and interesting sequence of the particolar transition period. From the consolidate expressive nineteenth-century eclecticism lines, to the Twentieth-century modern non rationalist architecture. This theme is analysed for private building trade cottage “bourgeois” typology in the Villa Patrizi neighbourhood (in the first part of the volume), and for public building trade in many Rome I.C.P neighbourhood (second part of the volume). In this second part, (whose the undersigned is the author), after a chapter about the historical-cultural environment of the period under analysis is dedicated, in which the programmatic, urbanistic, managerial public building trade problem lines are distinguished and its urban role, proceeds to analyse the contribution of some protagonist in the popular neighbourhood located in different city’s area. In this parts even the two Città Giardino of Garbatella and Aniene are considered. The detailed analysis, also synthetically indicated, points out the work of particular personages: G. Magni, Q. Pirani, I. Sabbatini, C. Palmerini, G. Guidi, etc.. Doing it, it attempts to stand out the compositive-linguistic features that better underlines the particular moment of the transition period, still full of formal and linguistic memories coming from the past century, at the same time rich of desire of newness facing with modern. These needs generate a real ‘transition architecture’, identifiable with a real ‘different modernity’, extremely dense of formal, stylistic, urban suggestions tracing out a free architectural research field for the considered period.

Qualità architettonica e qualità urbana nell'edilizia borghese e popolare a Roma (1890-1930) / Benedetti, Simona; Cavallari, Paolo. - STAMPA. - unico:(2005), pp. 113-231.

Qualità architettonica e qualità urbana nell'edilizia borghese e popolare a Roma (1890-1930)

BENEDETTI, SIMONA;CAVALLARI, Paolo
2005

Abstract

Il volume, strutturato in due parti ben distinte (in cui con chiarezza è distinguibile l’apporto individuale dei due autori), rilancia una lettura storico-critica dell’architettura romana realizzata tra la fine del XIX ed i primi decenni del XX secolo, rivalutandone oltre alle qualità architettonico- linguistiche, anche quelle riguardanti gli impianti urbani e gli abitat conseguenti. Tale produzione architettonica a Roma infatti, mette in evidenzia tutta la problematica ed interessantissima vicenda, del particolare momento di transizione. Dalle consolidate linee espressive ottocentesche dell’eclettismo, all’architettura moderna del Novecento non razionalista. Questa tematica è analizzata sia per tipologie “borghesi” dei villini dell’ edilizia privata nel quartiere di Villa Patrizi (prima parte del volume- di cui è autore Paolo Cavallari), che per quella popolare in molti quartieri dell’I.C.P. di Roma (seconda parte del volume dal titolo :"Aspetti della cultura architettonica nella produzione dell’Istituto Case Popolari di Roma" di cui è autrice Simona Benedetti). Questa seconda parte si articola nel seguente modo: un capitolo relativo all’inquadramento storico- culturale del periodo in esame apre la trattazione, in esso si individuano le linee programmatiche, urbanistiche e gestionali del problema delle case popolari e del ruolo urbano di queste stesse. Nel capitolo successivo, si analizza l’apporto di alcuni architetti attivi nei quartieri popolari dislocati in varie zone della città. Tra questi interventi si analizzano anche le due Città- Giardino: Garbatella ed Aniene. Dall'analisi condotta si evidenzia l’operato di particolari personalità artistiche: G. Magni, Q. Pirani, I. Sabbatini, C. Palmerini, G. Guidi, ecc.. Nel contributo si sono messe in luce altresì le caratteristiche compositivo- linguistiche, che evidenziano il particolare momento di transizione dell’epoca in esame: essa infatti risulta ancora intrisa di memorie formali e lessicali del secolo passato, ma contemporaneamente esprime, in altrettanti elementi architettonici, il desiderio di un linguaggio rinnovato, moderno. Nell'ultimo capitolo, si traggono le conclusioni critiche, evidenziando anche il carattere dei nuovi impianti urbani ed edilizi nei quali, a varie scale di analisi, si coglie il particolare carattere di "architettura di relazione". Nell'articolazione formale dei nuovi quartieri si individua una vera e propria ‘altra modernità’, densa di suggerimenti tipologici, formali, stilistici, un campo di libera ricerca architettonica del periodo in esame. Sempre nella seconda parte del volume, vengono pubblicati parecchi disegni inediti, appartenenti al fondo Gustavo Giovannoni, custodito presso l'archivio (recentemente riordinato) del Centro di studi per la Storia dell'Architettura (Roma - Casa dei Crescenzi). INGLESE:The book is divided in two parts: the first (L’architettura residenziale borghese a Roma, capitale dello stato liberale: il quartiere di Villa Patrizi- by Paolo Cavallari); the second (Aspetti della cultura architettonica nella produzione dell’Istituto Case Popolari di Roma – by Simona Benedetti). The book, divided in two different parts (in which is clearly denoted the individual contribute of both authors), proposes again an hystorical-critical interpretation of the roman architecture achieved between XIX and early decades of XX century, valuing again the urban establishment and the consequent habitat, rather than architectonical-linguistical quality. In fact this architectonical production in Rome, draws attention to all the problematic and interesting sequence of the particolar transition period. From the consolidate expressive nineteenth-century eclecticism lines, to the Twentieth-century modern non rationalist architecture. This theme is analysed for private building trade cottage “bourgeois” typology in the Villa Patrizi neighbourhood (in the first part of the volume), and for public building trade in many Rome I.C.P neighbourhood (second part of the volume). In this second part, (whose the undersigned is the author), after a chapter about the historical-cultural environment of the period under analysis is dedicated, in which the programmatic, urbanistic, managerial public building trade problem lines are distinguished and its urban role, proceeds to analyse the contribution of some protagonist in the popular neighbourhood located in different city’s area. In this parts even the two Città Giardino of Garbatella and Aniene are considered. The detailed analysis, also synthetically indicated, points out the work of particular personages: G. Magni, Q. Pirani, I. Sabbatini, C. Palmerini, G. Guidi, etc.. Doing it, it attempts to stand out the compositive-linguistic features that better underlines the particular moment of the transition period, still full of formal and linguistic memories coming from the past century, at the same time rich of desire of newness facing with modern. These needs generate a real ‘transition architecture’, identifiable with a real ‘different modernity’, extremely dense of formal, stylistic, urban suggestions tracing out a free architectural research field for the considered period.
2005
9788890701207
Roma 1890 1930; case popolari; quartieri; magni; pirani; sabbatini; città giardino.; gustavo giovannoni
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Qualità architettonica e qualità urbana nell'edilizia borghese e popolare a Roma (1890-1930) / Benedetti, Simona; Cavallari, Paolo. - STAMPA. - unico:(2005), pp. 113-231.
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