L’estetica come teoria dell’arte si basa sull’idea che le opere d’arte sono forme significanti. L’opera è una lettura del reale che attraverso l’organizzazione di segni, diviene linguaggio che parla a e di quel reale che rappresenta. Se tra rappresentazione e realtà il nesso è la presenza dell’artista in quanto sguardo significante, la vita, definibile come un insieme di relazioni,conflitti, attraversamenti e confini, entra nell’ambito del rappresentabile, della produzione artistica in forme sue proprie. L’indagine storica si costituisce così in una teoria estetica secondo la quale sincronia e diacronia interagiscono, ma non si “determinano”.
Una nota su Umberto Cerroni e l'estetica / Nassisi, Anna Maria. - STAMPA. - (2004), pp. 153-160.
Una nota su Umberto Cerroni e l'estetica
NASSISI, Anna Maria
2004
Abstract
L’estetica come teoria dell’arte si basa sull’idea che le opere d’arte sono forme significanti. L’opera è una lettura del reale che attraverso l’organizzazione di segni, diviene linguaggio che parla a e di quel reale che rappresenta. Se tra rappresentazione e realtà il nesso è la presenza dell’artista in quanto sguardo significante, la vita, definibile come un insieme di relazioni,conflitti, attraversamenti e confini, entra nell’ambito del rappresentabile, della produzione artistica in forme sue proprie. L’indagine storica si costituisce così in una teoria estetica secondo la quale sincronia e diacronia interagiscono, ma non si “determinano”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.