IL LIBRO HA VINTO IL PREMIO MARCO BIAGI, SEZIONE MONOGRAFIE PER L'ANNO 2005 Prefazione di Edoardo Ghera. Il libro tratta in modo sistematico il tema degli usi aziendali. L'analisi teorico pratica è preceduta dall'inquadramento storico del tema che ha interessato nel tempo la dottrina giuridica. L'analisi della teoria collettiva degli usi aziendali contrapposta a quella della teoria individuale, è condotta sulla base delle norme civilistiche . In tale ambito s’inserisce la questione della qualificazione e, prima ancora, della rilevanza giuridica della prassi aziendale, valutata ora alla stregua di un dato extracontrattuale (art. 1340 c.c.) efficace di per sé nei confronti di tutti i dipendenti del datore di lavoro (presenti e futuri), in quanto tale, irretrattabile per atto unilaterale del datore di lavoro, ora quale comportamento idoneo a modificare, innovandola, l'originaria pattuizione in senso migliorativo (art. 1333 c.c.) o, ancora, come condotta idonea a manifestare l'intenzione delle parti di conformarsi alla prassi preesistente (art. 1362 c.c.). Il libro, mediante una accurata analisi della dottrina propone una lettura storico - critica del tema della prassi aziendale avvalendosi anche di un accurato esame della giurisprudenza. La teoria collettiva degli usi è sostenuta con argomentazioni assai articolate che riconducono gli usi alla volontà del datore di lavoro di autovincolare il suo comportamento per estendere nei confronti di tutti i dipendenti determinati trattamenti sia di natura economica che organizzativa. Gli usi possono assumere una rilevanza collettiva nella misura in cui il comportamento datoriale possa essere interpretato sul piano negoziale quale consapevole impegno a modificare migliorativamente talune condizioni dei rapporti di lavoro, ancorché relative a soggetti non immediatamente destinatari della pratica attributiva o quale fonte sociale desunta dai principi generali del rapporto di lavoro, rientrante nei casi in cui la legge considera irrilevante la volontà dell’autore di un comportamento.

Consuetudini e usi nel rapporto di lavoro subordinato / Valente, Lucia. - STAMPA. - 11:(2006), pp. 1-163.

Consuetudini e usi nel rapporto di lavoro subordinato

VALENTE, Lucia
2006

Abstract

IL LIBRO HA VINTO IL PREMIO MARCO BIAGI, SEZIONE MONOGRAFIE PER L'ANNO 2005 Prefazione di Edoardo Ghera. Il libro tratta in modo sistematico il tema degli usi aziendali. L'analisi teorico pratica è preceduta dall'inquadramento storico del tema che ha interessato nel tempo la dottrina giuridica. L'analisi della teoria collettiva degli usi aziendali contrapposta a quella della teoria individuale, è condotta sulla base delle norme civilistiche . In tale ambito s’inserisce la questione della qualificazione e, prima ancora, della rilevanza giuridica della prassi aziendale, valutata ora alla stregua di un dato extracontrattuale (art. 1340 c.c.) efficace di per sé nei confronti di tutti i dipendenti del datore di lavoro (presenti e futuri), in quanto tale, irretrattabile per atto unilaterale del datore di lavoro, ora quale comportamento idoneo a modificare, innovandola, l'originaria pattuizione in senso migliorativo (art. 1333 c.c.) o, ancora, come condotta idonea a manifestare l'intenzione delle parti di conformarsi alla prassi preesistente (art. 1362 c.c.). Il libro, mediante una accurata analisi della dottrina propone una lettura storico - critica del tema della prassi aziendale avvalendosi anche di un accurato esame della giurisprudenza. La teoria collettiva degli usi è sostenuta con argomentazioni assai articolate che riconducono gli usi alla volontà del datore di lavoro di autovincolare il suo comportamento per estendere nei confronti di tutti i dipendenti determinati trattamenti sia di natura economica che organizzativa. Gli usi possono assumere una rilevanza collettiva nella misura in cui il comportamento datoriale possa essere interpretato sul piano negoziale quale consapevole impegno a modificare migliorativamente talune condizioni dei rapporti di lavoro, ancorché relative a soggetti non immediatamente destinatari della pratica attributiva o quale fonte sociale desunta dai principi generali del rapporto di lavoro, rientrante nei casi in cui la legge considera irrilevante la volontà dell’autore di un comportamento.
2006
9788814123788
usi normativi; usi negoziali; diritto romano; diritto civile; diritto del lavoro; diritto intermedio; efficacia collettiva degli usi aziendali.
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Consuetudini e usi nel rapporto di lavoro subordinato / Valente, Lucia. - STAMPA. - 11:(2006), pp. 1-163.
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