Questa mia interpretazione di Nietzsche e Pirandello è orientata a pensare il nichilismo come mistificazione degli atti nei fatti. I contenuti progressivamente discussi in questo studio possono essere annunciati così: 1) quanto al rapporto tra verità e menzogna, Nietzsche propone l’immagine di un uomo che non è l’autore degli atti esistenziali del mentire, ma è una entità che secerne la menzogna così come secerne i fatti biologici, ad esempio gli elementi necessari alle operazioni digestive; è solo quel vivente umano che si lascia plasmare dall’accadere dei fatti vincenti. 2) giuridificando i fatti vincenti, il diritto inteso solo come forma cancella la struttura contro fattuale della terzietà del nomos, che non opera come eco anonima della attualità bio-economica ma impegna l’arte dell’istituire e dell’interpretare, esercitata nella ricerca del giusto nel legale. 3) ogni concezione della legge solo come forma giuridifica la fattualità delle forze più forti, cancellando la differenza non mediabile tra i fatti bruti, senza qualità esistenziali, e gli atti qualificati dalla scelta responsabile degli uomini. 4) al di là del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto, della verità e della menzogna, nel nichilismo coerente residuano unicamente le dimensioni della fisiologia e della patologia riferite al sistema bio-economico.
Nietzsche e Pirandello: il nichilismo mistifica gli atti nei fatti / Romano, Bruno. - STAMPA. - (2008).
Nietzsche e Pirandello: il nichilismo mistifica gli atti nei fatti
ROMANO, Bruno
2008
Abstract
Questa mia interpretazione di Nietzsche e Pirandello è orientata a pensare il nichilismo come mistificazione degli atti nei fatti. I contenuti progressivamente discussi in questo studio possono essere annunciati così: 1) quanto al rapporto tra verità e menzogna, Nietzsche propone l’immagine di un uomo che non è l’autore degli atti esistenziali del mentire, ma è una entità che secerne la menzogna così come secerne i fatti biologici, ad esempio gli elementi necessari alle operazioni digestive; è solo quel vivente umano che si lascia plasmare dall’accadere dei fatti vincenti. 2) giuridificando i fatti vincenti, il diritto inteso solo come forma cancella la struttura contro fattuale della terzietà del nomos, che non opera come eco anonima della attualità bio-economica ma impegna l’arte dell’istituire e dell’interpretare, esercitata nella ricerca del giusto nel legale. 3) ogni concezione della legge solo come forma giuridifica la fattualità delle forze più forti, cancellando la differenza non mediabile tra i fatti bruti, senza qualità esistenziali, e gli atti qualificati dalla scelta responsabile degli uomini. 4) al di là del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto, della verità e della menzogna, nel nichilismo coerente residuano unicamente le dimensioni della fisiologia e della patologia riferite al sistema bio-economico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.