The book offers a reinterpretation of some models by which, in the last twenty years, economic geographers have reformulated the problem of firms’ location and regional development from a relational perspective. In the era of globalization and post-Fordism, the economic system is organized for the most part regardless of containers such as the State, or the company, through which it has been usually described. To understand it, is necessary to unravel the functioning of its most basic units: individuals, places, sites. Everything is located; everything is related to everything else through interdependencies and connections. These relationships do not take place in the abstract spaces of markets, but in the material places of everyday life. Some recent critical perspectives are presented which adopt the network as an analytical dispositive for understanding the spatiality of contemporary economies and the variety of relational proximities by which production is coordinated.

Il libro offre una rilettura di alcuni schemi interpretativi con i quali, negli ultimi venti anni, la geografia economica ha riformulato il problema della localizzazione d’impresa e dello sviluppo regionale in un’ottica relazionale. Nell’epoca della globalizzazione e del postfordismo il sistema economico si organizza per buona parte a prescindere dai contenitori come gli Stati, o le imprese, attraverso i quali esso viene generalmente descritto. Per comprenderlo è necessario ricondurlo al funzionamento delle sue unità di base: individui, luoghi, siti produttivi. Tutto ha una posizione geografica; tutto è in relazione con tutto il resto attraverso interdipendenze e connessioni. Tali relazioni non si svolgono nello spazio astratto del mercato, ma sul territorio materiale della vita di tutti i giorni. Si presentano, per questo, alcune prospettive critiche recenti che adottano la rete come espediente analitico per comprendere la spazialità dell’economia contemporanea. Si discutono, su questa base, le logiche di funzionamento dei cluster e dei sistemi regionali di innovazione, l’organizzazione delle imprese multinazionali, delle reti transnazionali di produzione (commodity chain) e le varie forme di ‘prossimità relazionali’ che consentono il coordinamento della produzione e che sostengono la competitività delle imprese.

Spazi di produzione. Una prospettiva relazionale / Celata, Filippo. - STAMPA. - (2009), pp. 1-208.

Spazi di produzione. Una prospettiva relazionale

CELATA, Filippo
2009

Abstract

The book offers a reinterpretation of some models by which, in the last twenty years, economic geographers have reformulated the problem of firms’ location and regional development from a relational perspective. In the era of globalization and post-Fordism, the economic system is organized for the most part regardless of containers such as the State, or the company, through which it has been usually described. To understand it, is necessary to unravel the functioning of its most basic units: individuals, places, sites. Everything is located; everything is related to everything else through interdependencies and connections. These relationships do not take place in the abstract spaces of markets, but in the material places of everyday life. Some recent critical perspectives are presented which adopt the network as an analytical dispositive for understanding the spatiality of contemporary economies and the variety of relational proximities by which production is coordinated.
2009
9788834895917
Il libro offre una rilettura di alcuni schemi interpretativi con i quali, negli ultimi venti anni, la geografia economica ha riformulato il problema della localizzazione d’impresa e dello sviluppo regionale in un’ottica relazionale. Nell’epoca della globalizzazione e del postfordismo il sistema economico si organizza per buona parte a prescindere dai contenitori come gli Stati, o le imprese, attraverso i quali esso viene generalmente descritto. Per comprenderlo è necessario ricondurlo al funzionamento delle sue unità di base: individui, luoghi, siti produttivi. Tutto ha una posizione geografica; tutto è in relazione con tutto il resto attraverso interdipendenze e connessioni. Tali relazioni non si svolgono nello spazio astratto del mercato, ma sul territorio materiale della vita di tutti i giorni. Si presentano, per questo, alcune prospettive critiche recenti che adottano la rete come espediente analitico per comprendere la spazialità dell’economia contemporanea. Si discutono, su questa base, le logiche di funzionamento dei cluster e dei sistemi regionali di innovazione, l’organizzazione delle imprese multinazionali, delle reti transnazionali di produzione (commodity chain) e le varie forme di ‘prossimità relazionali’ che consentono il coordinamento della produzione e che sostengono la competitività delle imprese.
firms location; industrial geography; economic geography; production networks
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Spazi di produzione. Una prospettiva relazionale / Celata, Filippo. - STAMPA. - (2009), pp. 1-208.
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