La prima fase del lavoro di ricerca, necessaria al successivo sviluppo dell’indagine, ha avuto per oggetto l’accurata analisi della letteratura esistente sull’argomento. Questa operazione, condotta necessariamente in modo critico al fine di riconoscere i contributi originali e scientificamente fondati, ha permesso di ottenere un quadro riepilogativo generale sullo stato degli studi sinora non disponibile. Dai contributi così selezionati si sono tratte numerose utili informazioni sulle mura imperiali, mentre è stato possibile attingere meno in merito alle altre fasi storiche. Per l’individuazione delle successive stratificazioni sono stati utilizzati diversi metodi di datazione dell’edilizia storica. Oltre alle fonti esterne al monumento in analisi, quali documenti, iconografia, cartografia, ma anche l’analisi dell’evolversi delle tecniche di difesa e, in generale, di quelle costruttive, si è fatto largo uso delle datazioni dirette, ossia contenute all’interno del monumento stesso, tra cui i rapporti di sovrapposizione e di accostamento tra le murature. L’indagine, così effettuata, ha permesso di interpretare gran parte della complessa stratigrafia della cinta muraria. Si è spostata in avanti di circa tre secoli la datazione degli interventi realizzati in blocchi di tufo sinora attribuiti a Belisario, che sono stati invece datati con certezza ai secoli VIII e IX. Si è dunque ottenuto un duplice risultato, quello di rivelare l’infondatezza della precedente datazione, e quello di riconoscere finalmente le tracce di quei vasti restauri altomedievali di cui le fonti riferiscono ampiamente ma che sinora non erano mai stati identificati. L’analisi dei numerosi interventi realizzati nei secoli XII e XIII si è svolta estendendo il campo di indagine oltre che alle motivazioni storiche e politiche alla base di quei restauri, anche alla situazione del bilancio economico del Comune Romano, in quei secoli unico curatore della cinta appena sottratta alla custodia pontificia, allo scopo di verificare le risorse finanziarie disponibili per poter confermare l’attendibilità dell’attribuzione al Comune di così vasti e numerosi interventi. Osservazioni sul funzionamento degli organi amministrativi della città hanno permesso di attribuire direttamente ai senatori la cura della cinta muraria. L’analisi delle complesse stratificazioni presenti sul monumento si è spinta sino ai più recenti restauri ad opera del comune di Roma ed è stata condotta interpretando storicamente ciascun intervento al duplice scopo di inserirlo all’interno di un preciso contesto sincronico oltre che di rapportarlo con le altre stratificazioni. A conclusione della ricerca si è inteso dare un quadro riepilogativo completo, sinora mancante, relativo al monumento. Tutte le informazioni ottenute sono state rappresentate graficamente in un “atlante cronologico degli interventi”, rendendo immediatamente disponibili tutte le nuove acquisizioni scaturite dalla ricerca, insieme alle informazioni ottenute dalla letteratura sull’argomento una volta sottoposta ad un sottile vaglio critico. Con questo procedimento si è voluto ovviare ad uno dei limiti presenti nelle opere che si sono occupate sinora della cinta: la difficoltà pratica di localizzare sul monumento i brani murari oggetto del testo. L’atlante è formato da un insieme di tavole in cui sono rappresentati schematicamente i prospetti della cinta muraria, ottenuti da rilievi effettuati appositamente per questa ricerca, sulla base della pianta aerofotogrammetrica di Roma. Tramite campiture differenziate cromaticamente, sono leggibili le successive stratificazioni sedimentatesi sul monumento nell’arco della sua esistenza. Per ogni intervento individuato è stata indicata in didascalia l’eventuale fonte bibliografica o archivistica di riferimento, oppure si è denunciata la derivazione della datazione dall’osservazione diretta del monumento, rimandando, di conseguenza, al testo per i criteri utilizzati.

Le mura aureliane di Roma: atlante di un palinsesto murario / Mancini, Rossana. - STAMPA. - (2001), pp. 1-239.

Le mura aureliane di Roma: atlante di un palinsesto murario

MANCINI, Rossana
2001

Abstract

La prima fase del lavoro di ricerca, necessaria al successivo sviluppo dell’indagine, ha avuto per oggetto l’accurata analisi della letteratura esistente sull’argomento. Questa operazione, condotta necessariamente in modo critico al fine di riconoscere i contributi originali e scientificamente fondati, ha permesso di ottenere un quadro riepilogativo generale sullo stato degli studi sinora non disponibile. Dai contributi così selezionati si sono tratte numerose utili informazioni sulle mura imperiali, mentre è stato possibile attingere meno in merito alle altre fasi storiche. Per l’individuazione delle successive stratificazioni sono stati utilizzati diversi metodi di datazione dell’edilizia storica. Oltre alle fonti esterne al monumento in analisi, quali documenti, iconografia, cartografia, ma anche l’analisi dell’evolversi delle tecniche di difesa e, in generale, di quelle costruttive, si è fatto largo uso delle datazioni dirette, ossia contenute all’interno del monumento stesso, tra cui i rapporti di sovrapposizione e di accostamento tra le murature. L’indagine, così effettuata, ha permesso di interpretare gran parte della complessa stratigrafia della cinta muraria. Si è spostata in avanti di circa tre secoli la datazione degli interventi realizzati in blocchi di tufo sinora attribuiti a Belisario, che sono stati invece datati con certezza ai secoli VIII e IX. Si è dunque ottenuto un duplice risultato, quello di rivelare l’infondatezza della precedente datazione, e quello di riconoscere finalmente le tracce di quei vasti restauri altomedievali di cui le fonti riferiscono ampiamente ma che sinora non erano mai stati identificati. L’analisi dei numerosi interventi realizzati nei secoli XII e XIII si è svolta estendendo il campo di indagine oltre che alle motivazioni storiche e politiche alla base di quei restauri, anche alla situazione del bilancio economico del Comune Romano, in quei secoli unico curatore della cinta appena sottratta alla custodia pontificia, allo scopo di verificare le risorse finanziarie disponibili per poter confermare l’attendibilità dell’attribuzione al Comune di così vasti e numerosi interventi. Osservazioni sul funzionamento degli organi amministrativi della città hanno permesso di attribuire direttamente ai senatori la cura della cinta muraria. L’analisi delle complesse stratificazioni presenti sul monumento si è spinta sino ai più recenti restauri ad opera del comune di Roma ed è stata condotta interpretando storicamente ciascun intervento al duplice scopo di inserirlo all’interno di un preciso contesto sincronico oltre che di rapportarlo con le altre stratificazioni. A conclusione della ricerca si è inteso dare un quadro riepilogativo completo, sinora mancante, relativo al monumento. Tutte le informazioni ottenute sono state rappresentate graficamente in un “atlante cronologico degli interventi”, rendendo immediatamente disponibili tutte le nuove acquisizioni scaturite dalla ricerca, insieme alle informazioni ottenute dalla letteratura sull’argomento una volta sottoposta ad un sottile vaglio critico. Con questo procedimento si è voluto ovviare ad uno dei limiti presenti nelle opere che si sono occupate sinora della cinta: la difficoltà pratica di localizzare sul monumento i brani murari oggetto del testo. L’atlante è formato da un insieme di tavole in cui sono rappresentati schematicamente i prospetti della cinta muraria, ottenuti da rilievi effettuati appositamente per questa ricerca, sulla base della pianta aerofotogrammetrica di Roma. Tramite campiture differenziate cromaticamente, sono leggibili le successive stratificazioni sedimentatesi sul monumento nell’arco della sua esistenza. Per ogni intervento individuato è stata indicata in didascalia l’eventuale fonte bibliografica o archivistica di riferimento, oppure si è denunciata la derivazione della datazione dall’osservazione diretta del monumento, rimandando, di conseguenza, al testo per i criteri utilizzati.
2001
9788871401997
cinta muraria; restauro; Roma; Mura Aureliane
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Le mura aureliane di Roma: atlante di un palinsesto murario / Mancini, Rossana. - STAMPA. - (2001), pp. 1-239.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/182255
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