Questo lavoro monografico è dedicato all’inquadramento sistematico di un singolare istituto del diritto del marittimo: l’ipoteca sulla nave in costruzione. Nella prospettiva storica, l’indagine verte sulla individuazione della genesi della fattispecie e ripercorre il lento e graduale processo che, negli ordinamenti europei è culminato con il superamento dell’avversione concettuale nei confronti delle ipoteche mobiliari. In questo lungo percorso di ricerca, ricco di riferimenti comparatistici, particolare attenzione viene riservata anche all’analisi differenziale dell’ipoteca de qua con il mortgage, la real security, che, negli ordinamenti di common law, presenta maggiori affinità funzionali con l’istituto oggetto di indagine. Lo studio affronta anche l’importante ruolo che l’ipoteca sulla nave in costruzione ha svolto in relazione allo sviluppo del credito marittimo, attraverso l’esame dettagliato dei numerosissimi provvedimenti normativi succedutisi in Italia a partire dalla seconda metà dell’ottocento a sostegno dell’industria cantieristica e dell’armamento e l’articolato sistema organizzativo di erogazione di tale credito speciale, ponendone in evidenza i limiti operativi e le ragioni di declino. Sotto il profilo più strettamente tecnico-giuridico, la ricerca si incentra sugli elementi di specialità che contraddistinguono l’ipoteca regolata dall’art. 566 c. nav. e che conseguono alla singolarità del sistema pubblicitario apprestato per la nave in costruzione, al quale viene dedicata un’attenta riflessione. In tale direzione ampio spazio è rivolto all’interpretazione della locuzione «nave in costruzione» utilizzata nell’art. 566 c. nav., di cui si evidenzia la valenza composita, comprensiva tanto della «nave da costruire», che di quella in corso di realizzazione, entrambe, anticipata rappresentazione della medesima res nova-cosa futura: la nave funzionale. Di qui l’analisi, condotta a livello di fattispecie, del rapporto di regola ad eccezione, che in genere si afferma sussistere tra l’ipoteca regolata dall’art. 2823 c.c. e quella disciplinata dell’art. 566 c. nav., «trascrivibile» non appena sul registro delle navi in costruzione viene presa nota della dichiarazione di costruzione. Nel corso di tale indagine comparativa sono, altresì, preconizzate le conseguenze di un’alterazione dell’ordine cronologico della fattispecie ipotecaria di diritto comune ed in particolare gli effetti riconducibili ad un’iscrizione «anticipata» rispetto alla venuta ad esistenza dell’oggetto della garanzia reale, evidenziandosi come nell’ipoteca regolata dall’art. 566 c. nav. l’immediata trascrivibilità del vincolo reale su un bene futuro, risulti possibile grazie all’effetto «anticipazione» che interessa non soltanto l’ipoteca sulla nave in costruzione, ma anche le formalità alle quali sono sottoposti il contratto di costruzione (art. 238 c. nav.), nonché gli eventuali atti costitutivi, traslativi ed estintivi della proprietà della nave in costruzione (art. 242 c. nav.), che svolgono anche una funzione legittimante in ordine alla capacità di sottoporre ad un vincolo reale il mezzo nautico da costruire od in corso di costruzione.
L'ipoteca sulla nave in costruzione / Bocchese, Donatella. - STAMPA. - (2008), pp. 1-397.
L'ipoteca sulla nave in costruzione
BOCCHESE, Donatella
2008
Abstract
Questo lavoro monografico è dedicato all’inquadramento sistematico di un singolare istituto del diritto del marittimo: l’ipoteca sulla nave in costruzione. Nella prospettiva storica, l’indagine verte sulla individuazione della genesi della fattispecie e ripercorre il lento e graduale processo che, negli ordinamenti europei è culminato con il superamento dell’avversione concettuale nei confronti delle ipoteche mobiliari. In questo lungo percorso di ricerca, ricco di riferimenti comparatistici, particolare attenzione viene riservata anche all’analisi differenziale dell’ipoteca de qua con il mortgage, la real security, che, negli ordinamenti di common law, presenta maggiori affinità funzionali con l’istituto oggetto di indagine. Lo studio affronta anche l’importante ruolo che l’ipoteca sulla nave in costruzione ha svolto in relazione allo sviluppo del credito marittimo, attraverso l’esame dettagliato dei numerosissimi provvedimenti normativi succedutisi in Italia a partire dalla seconda metà dell’ottocento a sostegno dell’industria cantieristica e dell’armamento e l’articolato sistema organizzativo di erogazione di tale credito speciale, ponendone in evidenza i limiti operativi e le ragioni di declino. Sotto il profilo più strettamente tecnico-giuridico, la ricerca si incentra sugli elementi di specialità che contraddistinguono l’ipoteca regolata dall’art. 566 c. nav. e che conseguono alla singolarità del sistema pubblicitario apprestato per la nave in costruzione, al quale viene dedicata un’attenta riflessione. In tale direzione ampio spazio è rivolto all’interpretazione della locuzione «nave in costruzione» utilizzata nell’art. 566 c. nav., di cui si evidenzia la valenza composita, comprensiva tanto della «nave da costruire», che di quella in corso di realizzazione, entrambe, anticipata rappresentazione della medesima res nova-cosa futura: la nave funzionale. Di qui l’analisi, condotta a livello di fattispecie, del rapporto di regola ad eccezione, che in genere si afferma sussistere tra l’ipoteca regolata dall’art. 2823 c.c. e quella disciplinata dell’art. 566 c. nav., «trascrivibile» non appena sul registro delle navi in costruzione viene presa nota della dichiarazione di costruzione. Nel corso di tale indagine comparativa sono, altresì, preconizzate le conseguenze di un’alterazione dell’ordine cronologico della fattispecie ipotecaria di diritto comune ed in particolare gli effetti riconducibili ad un’iscrizione «anticipata» rispetto alla venuta ad esistenza dell’oggetto della garanzia reale, evidenziandosi come nell’ipoteca regolata dall’art. 566 c. nav. l’immediata trascrivibilità del vincolo reale su un bene futuro, risulti possibile grazie all’effetto «anticipazione» che interessa non soltanto l’ipoteca sulla nave in costruzione, ma anche le formalità alle quali sono sottoposti il contratto di costruzione (art. 238 c. nav.), nonché gli eventuali atti costitutivi, traslativi ed estintivi della proprietà della nave in costruzione (art. 242 c. nav.), che svolgono anche una funzione legittimante in ordine alla capacità di sottoporre ad un vincolo reale il mezzo nautico da costruire od in corso di costruzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.