La tesi di laurea costituisce un momento di sintesi nel percorso formativo degli studenti universitari, un efficace traguardo per completarne gli studi e verificarne il livello di autonomia raggiunto. Nei Corsi di Architettura e Composizione Architettonica e in quelli di altre discipline affini la tesi può richiedere, sia da parte dello studente che del suo relatore, un notevole impegno progettuale. Ciò può produrre nei casi migliori innovazione, in altri, risultati di più o meno elevata qualità e completezza. L’innovazione in architettura è tale se in grado di migliorare le prestazioni dell’organismo edilizio e dell’intorno ambientale di cui è parte. In primo luogo quelle contestuali, funzionali, di durabilità e manutenzione, in secondo luogo di comunicazione, che però, in mancanza delle prime, perdono di significato. Ciò nel rispetto di una produzione etica e di uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri bisogni. Vista in questo senso l’innovazione, se si discosta dalla tradizione, deve sempre garantire, potenziandole, le precedenti modalità d’uso. Quando alla fine del 1998 ho iniziato la mia attività di docenza presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università “La Sapienza” di Roma nel settore della Composizione Architettonica e Urbana fui portato a scegliere tra gli insegnamenti di Architettura e Composizione Architettonica del terzo e del quinto anno. Optai per quest’ultimo che apriva in misura maggiore alle tesi di laurea e che stabiliva una linea di continuità con il lavoro di Luigi Biscogli, professore dello stesso corso che in quell’anno andava fuori ruolo. Otto anni di insegnamento, dal 1998-99 al 2005-06, hanno prodotto diverse tesi di laurea delle quali una parte significativa è qui pubblicata. Il libro testimonia, pertanto, i risultati di un’esperienza didattica svolta con studenti maturi che hanno scelto di sviluppare per la laurea un tema compositivo, correlato con specifici approfondimenti strutturali, impiantistici, urbanistici, sulla tecnologia dei materiali, sulla sicurezza degli edifici, sul risparmio energetico, e altro ancora. Non sarebbe stato possibile realizzare il presente resoconto didattico in mancanza dell’impegno messo in atto dai tanti allievi su progetti di architettura in molti casi notevolmente complessi, a seguito di un percorso caratterizzato dal desiderio di instaurare un dialogo disciplinare ricco di scambi ideativi, il più possibile fluido, duttile, non identico per tutti. Gli obiettivi perseguiti in modo prioritario sono stati lo sviluppo di capacità compositive coerenti e autonome nonché il rafforzamento della conoscenza delle teorie, dei metodi e delle acquisizioni linguistiche presenti nell’architettura contemporanea. Il momento operativo del laboratorio di tesi di laurea si è rivelato centrale tanto quanto quello teorico e di ricerca, ambedue miranti a fornire plurime occasioni di ampliamento della conoscenza dei sistemi di regole e metodi che presiedono all’elaborazione del progetto. I riferimenti sono stati selezionati principalmente tra casi funzionalmente simili ai temi in corso di elaborazione, ma anche tra quelle opere di architettura di indiscutibile valore che costituiscono una sintesi esemplare tra esigenze di inserimento ambientale, morfologia, tecnologia, uso dei materiali, questioni distributivo-funzionali ed espressive. Durante le esercitazioni di laboratorio, attraverso l’uso di molteplici scale dimensionali, dall’analisi urbana al dettaglio costruttivo, i laureandi hanno potuto affinare un metodo di lavoro teso al controllo dell’idea progettuale, al fine di poterla verificare ed elaborare in forma preliminare e definitiva attraverso l’utilizzo degli strumenti propri della composizione architettonica. In questa fase l'attenzione è stata rivolta a enucleare quegli aspetti dell’organismo edilizio nei quali le relazioni tra questioni contestuali, tipologiche, costruttive e linguistiche risultavano emergenti. Un obiettivo costantemente perseguito in tutti i progetti è stato rendere in essi evidenti i rapporti che si andavano via via instaurando tra questioni di contenuto e di espressione.
Didattica e Architettura, Tesi in Composizione Architettonica/Didactics and Architecture, Theses in Architectural Design (Introduzioni/introductions T. Bucciarelli, E. Cartapati, P. Colarossi, M. Rebecchini, F. Storelli, F. Vestroni. Contributi di F. Calvani, E. Carbone, C. De Vito, J. March, M. Miccio, P. Tidei) Italian and English texts / Lenci, Ruggero. - STAMPA. - (2007), pp. 1-384.
Didattica e Architettura, Tesi in Composizione Architettonica/Didactics and Architecture, Theses in Architectural Design (Introduzioni/introductions T. Bucciarelli, E. Cartapati, P. Colarossi, M. Rebecchini, F. Storelli, F. Vestroni. Contributi di F. Calvani, E. Carbone, C. De Vito, J. March, M. Miccio, P. Tidei) Italian and English texts
LENCI, Ruggero
2007
Abstract
La tesi di laurea costituisce un momento di sintesi nel percorso formativo degli studenti universitari, un efficace traguardo per completarne gli studi e verificarne il livello di autonomia raggiunto. Nei Corsi di Architettura e Composizione Architettonica e in quelli di altre discipline affini la tesi può richiedere, sia da parte dello studente che del suo relatore, un notevole impegno progettuale. Ciò può produrre nei casi migliori innovazione, in altri, risultati di più o meno elevata qualità e completezza. L’innovazione in architettura è tale se in grado di migliorare le prestazioni dell’organismo edilizio e dell’intorno ambientale di cui è parte. In primo luogo quelle contestuali, funzionali, di durabilità e manutenzione, in secondo luogo di comunicazione, che però, in mancanza delle prime, perdono di significato. Ciò nel rispetto di una produzione etica e di uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri bisogni. Vista in questo senso l’innovazione, se si discosta dalla tradizione, deve sempre garantire, potenziandole, le precedenti modalità d’uso. Quando alla fine del 1998 ho iniziato la mia attività di docenza presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università “La Sapienza” di Roma nel settore della Composizione Architettonica e Urbana fui portato a scegliere tra gli insegnamenti di Architettura e Composizione Architettonica del terzo e del quinto anno. Optai per quest’ultimo che apriva in misura maggiore alle tesi di laurea e che stabiliva una linea di continuità con il lavoro di Luigi Biscogli, professore dello stesso corso che in quell’anno andava fuori ruolo. Otto anni di insegnamento, dal 1998-99 al 2005-06, hanno prodotto diverse tesi di laurea delle quali una parte significativa è qui pubblicata. Il libro testimonia, pertanto, i risultati di un’esperienza didattica svolta con studenti maturi che hanno scelto di sviluppare per la laurea un tema compositivo, correlato con specifici approfondimenti strutturali, impiantistici, urbanistici, sulla tecnologia dei materiali, sulla sicurezza degli edifici, sul risparmio energetico, e altro ancora. Non sarebbe stato possibile realizzare il presente resoconto didattico in mancanza dell’impegno messo in atto dai tanti allievi su progetti di architettura in molti casi notevolmente complessi, a seguito di un percorso caratterizzato dal desiderio di instaurare un dialogo disciplinare ricco di scambi ideativi, il più possibile fluido, duttile, non identico per tutti. Gli obiettivi perseguiti in modo prioritario sono stati lo sviluppo di capacità compositive coerenti e autonome nonché il rafforzamento della conoscenza delle teorie, dei metodi e delle acquisizioni linguistiche presenti nell’architettura contemporanea. Il momento operativo del laboratorio di tesi di laurea si è rivelato centrale tanto quanto quello teorico e di ricerca, ambedue miranti a fornire plurime occasioni di ampliamento della conoscenza dei sistemi di regole e metodi che presiedono all’elaborazione del progetto. I riferimenti sono stati selezionati principalmente tra casi funzionalmente simili ai temi in corso di elaborazione, ma anche tra quelle opere di architettura di indiscutibile valore che costituiscono una sintesi esemplare tra esigenze di inserimento ambientale, morfologia, tecnologia, uso dei materiali, questioni distributivo-funzionali ed espressive. Durante le esercitazioni di laboratorio, attraverso l’uso di molteplici scale dimensionali, dall’analisi urbana al dettaglio costruttivo, i laureandi hanno potuto affinare un metodo di lavoro teso al controllo dell’idea progettuale, al fine di poterla verificare ed elaborare in forma preliminare e definitiva attraverso l’utilizzo degli strumenti propri della composizione architettonica. In questa fase l'attenzione è stata rivolta a enucleare quegli aspetti dell’organismo edilizio nei quali le relazioni tra questioni contestuali, tipologiche, costruttive e linguistiche risultavano emergenti. Un obiettivo costantemente perseguito in tutti i progetti è stato rendere in essi evidenti i rapporti che si andavano via via instaurando tra questioni di contenuto e di espressione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


