L’obiettivo di questo lavoro è descrivere il percorso attraverso il quale il vertice aziendale progetta il sistema logistico d’impresa. Lo studio è condotto assumendo la prospettiva dell’approccio si-stemico vitale al governo dell’impresa quale matrice concettuale, i cui fondamenti sono costituiti dai concetti di struttura logica, fisica, ampliata; schema organizzativo di massima e definito; e struttura spe-cifica. Essi sono il presupposto per l’emersione del sistema, che si contraddistingue per la sua dimensione dinamica, susseguente all’interazione tra componenti varianti nel tempo e nello spazio. Dunque, focalizzando l’attenzione sulla logistica, sono compiuti uno dopo l’altro i passaggi che conducono dall’idea imprenditoriale, attraverso un percorso che consente la progressiva qualificazione de-gli assetti strutturali, alla definizione della struttura specifica. Da questa, con l’implementazione delle relazioni tra le compo-nenti e tra queste ed il contesto, si giunge all’emersione del sistema logistico dell’impresa. Dall’idea imprenditoriale, infatti, espressione dei tratti distintivi sui quali il vertice aziendale reputa opportuno basare il vantaggio competitivo dell’impresa, discende l’orientamento verso il quale il si-stema logistico dovrà tendere. Su tali basi l’organo di governo dell’impresa procede al disegno dello schema organizzativo di massima compiendo, significative scel-te in merito: all’opportunità di svolgere per proprio conto, tutto, o so-lo parte, del processo logistico; alle attività cui ricondurre altrettanti centri di responsabilità; ai ruoli e alle capacità necessarie per lo svol-gimento del processo logistico; ai profili dei fornitori, degli operatori logistici e dei distributori commerciali cui rivolgersi, rispettivamente, per approvvigionarsi di beni intermedi, acquisire servizi logistici e collocare l’output; al governo dei confini del sistema logistico. Il vertice aziendale procede, poi, alla costruzione della struttura logica, stabilendo due significativi capisaldi del sistema logistico che dovrà emergere dalla struttura: le unità logiche deputate allo svolgi-mento delle attività del processo logistico e le relazioni tra le compo-nenti logiche, con le sottese interdipendenze e i coerenti meccanismi di coordinamento. L’organo di governo passa, dunque, a disegnare la struttura fisica attraverso l’identificazione delle componenti fisiche idonee, in virtù delle capacità incorporate, a consentire alle componenti logiche di svolgere il ruolo loro attribuito e la definizione delle relazioni tra componenti fisiche. Conclusa la perimetrazione della struttura fisica, il vertice dell’impresa delinea la struttura ampliata, mediante l’analisi e la se-lezione dei fornitori, degli operatori logistici e dei distributori com-merciali con i quali potenzialmente l’impresa potrà entrare in contat-to. In quest’ambito, viene perimetrato l’ambiente logistico, quale porzione di quello complessivo dell’impresa, costituito da un peculia-re insieme di soggetti, oggetti e condizioni. Ad esso afferiscono tutti gli interlocutori con cui l’impresa può collegarsi per attingere gli input di cui abbisogna per la trasformazio-ne industriale e distribuire l’output. Le opportunità e le minacce, i vincoli e le regole che influenzano l’impresa nelle scelte di ordine logistico, rappresentano le condizioni di questa importante parte di ambiente. Attraverso un’accurata valutazione dei soggetti esterni, condotta con una metodologia appropriata all’approccio sistemico, da esso è, poi, estratto il contesto logistico, selezionando, nel dominio degli in-siemi dei componenti e delle condizioni ambientali prima individua-te, gli oggetti ed i fattori ritenuti, al momento, interessanti per lo svi-luppo delle condizioni di sopravvivenza dell’impresa. Dunque, sono definite le relazioni da attivare tra le componenti della struttura fisica e quelle logiche dei soggetti esterni, manifesta-zione del tipo di interdipendenza che l’organo di governo dell’impresa è intenzionato ad intessere con le organizzazioni terze. Il passaggio dalla struttura ampliata alla struttura specifica logi-stica, avviene di seguito, attraverso l’individuazione dei soggetti e-sterni con i quali effettivamente intrattenere i rapporti; la negoziazio-ne; il disegno dello schema organizzativo definito, cioè della mappa di possibili relazioni tra le componenti fisiche e tra queste e le com-ponenti logiche di alcune selezionate entità esterne incluse nella strut-tura ampliata. Attraverso diagrammi vengono, quindi, rappresentate le attività che devono essere svolte dalle componenti fisiche, giungendo al dise-gno del complessivo processo logistico. Dalla struttura specifica logistica, attraverso le interazioni intra ed inter-sistemiche, emerge il sistema logistico che può qualificarsi come Logistica parcellizzata, Logistica integrata o Supply chain, in ragione oltre che dei differenti caratteri della suddetta struttura, del diverso fine comune verso cui è indirizzata la struttura logistica, come stabilito dal vertice aziendale nel corso della progettazione. Una volta emerso, è compito del management e dell’organo di governo dell’impresa il governo del sistema logistico che comporta l’assunzione di decisioni di adeguamento, trasformazione o ristruttu-razione della struttura specifica Il lavoro si chiude, quindi, con la descrizione della portata e della rilevanza di tali azioni.

Il sistema logistico. Progettazione, governo e gestione della logistica e della supply chain / Massaroni, Enrico. - STAMPA. - (2007).

Il sistema logistico. Progettazione, governo e gestione della logistica e della supply chain.

MASSARONI, Enrico
2007

Abstract

L’obiettivo di questo lavoro è descrivere il percorso attraverso il quale il vertice aziendale progetta il sistema logistico d’impresa. Lo studio è condotto assumendo la prospettiva dell’approccio si-stemico vitale al governo dell’impresa quale matrice concettuale, i cui fondamenti sono costituiti dai concetti di struttura logica, fisica, ampliata; schema organizzativo di massima e definito; e struttura spe-cifica. Essi sono il presupposto per l’emersione del sistema, che si contraddistingue per la sua dimensione dinamica, susseguente all’interazione tra componenti varianti nel tempo e nello spazio. Dunque, focalizzando l’attenzione sulla logistica, sono compiuti uno dopo l’altro i passaggi che conducono dall’idea imprenditoriale, attraverso un percorso che consente la progressiva qualificazione de-gli assetti strutturali, alla definizione della struttura specifica. Da questa, con l’implementazione delle relazioni tra le compo-nenti e tra queste ed il contesto, si giunge all’emersione del sistema logistico dell’impresa. Dall’idea imprenditoriale, infatti, espressione dei tratti distintivi sui quali il vertice aziendale reputa opportuno basare il vantaggio competitivo dell’impresa, discende l’orientamento verso il quale il si-stema logistico dovrà tendere. Su tali basi l’organo di governo dell’impresa procede al disegno dello schema organizzativo di massima compiendo, significative scel-te in merito: all’opportunità di svolgere per proprio conto, tutto, o so-lo parte, del processo logistico; alle attività cui ricondurre altrettanti centri di responsabilità; ai ruoli e alle capacità necessarie per lo svol-gimento del processo logistico; ai profili dei fornitori, degli operatori logistici e dei distributori commerciali cui rivolgersi, rispettivamente, per approvvigionarsi di beni intermedi, acquisire servizi logistici e collocare l’output; al governo dei confini del sistema logistico. Il vertice aziendale procede, poi, alla costruzione della struttura logica, stabilendo due significativi capisaldi del sistema logistico che dovrà emergere dalla struttura: le unità logiche deputate allo svolgi-mento delle attività del processo logistico e le relazioni tra le compo-nenti logiche, con le sottese interdipendenze e i coerenti meccanismi di coordinamento. L’organo di governo passa, dunque, a disegnare la struttura fisica attraverso l’identificazione delle componenti fisiche idonee, in virtù delle capacità incorporate, a consentire alle componenti logiche di svolgere il ruolo loro attribuito e la definizione delle relazioni tra componenti fisiche. Conclusa la perimetrazione della struttura fisica, il vertice dell’impresa delinea la struttura ampliata, mediante l’analisi e la se-lezione dei fornitori, degli operatori logistici e dei distributori com-merciali con i quali potenzialmente l’impresa potrà entrare in contat-to. In quest’ambito, viene perimetrato l’ambiente logistico, quale porzione di quello complessivo dell’impresa, costituito da un peculia-re insieme di soggetti, oggetti e condizioni. Ad esso afferiscono tutti gli interlocutori con cui l’impresa può collegarsi per attingere gli input di cui abbisogna per la trasformazio-ne industriale e distribuire l’output. Le opportunità e le minacce, i vincoli e le regole che influenzano l’impresa nelle scelte di ordine logistico, rappresentano le condizioni di questa importante parte di ambiente. Attraverso un’accurata valutazione dei soggetti esterni, condotta con una metodologia appropriata all’approccio sistemico, da esso è, poi, estratto il contesto logistico, selezionando, nel dominio degli in-siemi dei componenti e delle condizioni ambientali prima individua-te, gli oggetti ed i fattori ritenuti, al momento, interessanti per lo svi-luppo delle condizioni di sopravvivenza dell’impresa. Dunque, sono definite le relazioni da attivare tra le componenti della struttura fisica e quelle logiche dei soggetti esterni, manifesta-zione del tipo di interdipendenza che l’organo di governo dell’impresa è intenzionato ad intessere con le organizzazioni terze. Il passaggio dalla struttura ampliata alla struttura specifica logi-stica, avviene di seguito, attraverso l’individuazione dei soggetti e-sterni con i quali effettivamente intrattenere i rapporti; la negoziazio-ne; il disegno dello schema organizzativo definito, cioè della mappa di possibili relazioni tra le componenti fisiche e tra queste e le com-ponenti logiche di alcune selezionate entità esterne incluse nella strut-tura ampliata. Attraverso diagrammi vengono, quindi, rappresentate le attività che devono essere svolte dalle componenti fisiche, giungendo al dise-gno del complessivo processo logistico. Dalla struttura specifica logistica, attraverso le interazioni intra ed inter-sistemiche, emerge il sistema logistico che può qualificarsi come Logistica parcellizzata, Logistica integrata o Supply chain, in ragione oltre che dei differenti caratteri della suddetta struttura, del diverso fine comune verso cui è indirizzata la struttura logistica, come stabilito dal vertice aziendale nel corso della progettazione. Una volta emerso, è compito del management e dell’organo di governo dell’impresa il governo del sistema logistico che comporta l’assunzione di decisioni di adeguamento, trasformazione o ristruttu-razione della struttura specifica Il lavoro si chiude, quindi, con la descrizione della portata e della rilevanza di tali azioni.
2007
9788813286156
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Il sistema logistico. Progettazione, governo e gestione della logistica e della supply chain / Massaroni, Enrico. - STAMPA. - (2007).
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