Nei casi d'inefficienza del patrimonio edilizio da attribuirsi a inadeguatezza di dotazione tecnologica, non è pensabile di poter ripristinare l'integrità fisica originaria né di rigenerare compiutamente l'efficienza funzionale; dovrà invece svilupparsi un adeguato pensiero progettuale che trovi una nuova congruenza fra la desueta realtà del bene e l’istanza d’una necessaria innovazione. Talvolta, però, l'intervento si manifesta autonomamente necessario per realizzare più idonee condizioni di conservazione del manufatto in questione o per favorire un adeguato permanere degli oggetti in esso presenti o, anche, per migliorare le insoddisfacenti condizioni di comfort offerte agli occupanti o ai frequentatori. Le costruzioni nelle quali, all'occorrenza, debbano eseguirsi lavori di adattamento comprendono non solo ogni tipo di fabbrica dell'edilizia esistente e dell'architettura storica, ma anche qualsiasi forma ambientale e struttura del territorio antropizzato o naturale che s'intenda migliorare o rendere produttiva. L'aggiornamento dell'uso delle preesistenze comporta opere di adattamento funzionale e di comfort che incidono necessariamente sulla struttura formale e figurale della fabbrica, sovente ponendo in gioco la sua stessa conservazione e trasmissione al futuro. Oscillando gli interventi architettonici sulle preesistenze fra i due estremi del rispetto della costruzione e della sua completa distruzione, possono individuarsi diverse modalità di conservazione o di sovversione che non dipendono tanto da scelte personali quanto dalla temperie culturale e dalle necessità proprie del tempo. In una data epoca le modalità d'intervento sono determinate sia dal rispetto di superiori valori culturali presenti nella costruzione sia dall'affermazione di più pratiche ragioni di utilizzazione e sfruttamento del manufatto: entrambi rappresentano quasi sempre motivi diversamente originati e con esiti il più delle volte divergenti.

Il progetto di restauro / Palmerio, Giancarlo. - STAMPA. - Terzo:(1996), pp. 499-726.

Il progetto di restauro

PALMERIO, Giancarlo
1996

Abstract

Nei casi d'inefficienza del patrimonio edilizio da attribuirsi a inadeguatezza di dotazione tecnologica, non è pensabile di poter ripristinare l'integrità fisica originaria né di rigenerare compiutamente l'efficienza funzionale; dovrà invece svilupparsi un adeguato pensiero progettuale che trovi una nuova congruenza fra la desueta realtà del bene e l’istanza d’una necessaria innovazione. Talvolta, però, l'intervento si manifesta autonomamente necessario per realizzare più idonee condizioni di conservazione del manufatto in questione o per favorire un adeguato permanere degli oggetti in esso presenti o, anche, per migliorare le insoddisfacenti condizioni di comfort offerte agli occupanti o ai frequentatori. Le costruzioni nelle quali, all'occorrenza, debbano eseguirsi lavori di adattamento comprendono non solo ogni tipo di fabbrica dell'edilizia esistente e dell'architettura storica, ma anche qualsiasi forma ambientale e struttura del territorio antropizzato o naturale che s'intenda migliorare o rendere produttiva. L'aggiornamento dell'uso delle preesistenze comporta opere di adattamento funzionale e di comfort che incidono necessariamente sulla struttura formale e figurale della fabbrica, sovente ponendo in gioco la sua stessa conservazione e trasmissione al futuro. Oscillando gli interventi architettonici sulle preesistenze fra i due estremi del rispetto della costruzione e della sua completa distruzione, possono individuarsi diverse modalità di conservazione o di sovversione che non dipendono tanto da scelte personali quanto dalla temperie culturale e dalle necessità proprie del tempo. In una data epoca le modalità d'intervento sono determinate sia dal rispetto di superiori valori culturali presenti nella costruzione sia dall'affermazione di più pratiche ragioni di utilizzazione e sfruttamento del manufatto: entrambi rappresentano quasi sempre motivi diversamente originati e con esiti il più delle volte divergenti.
1996
9788802046693
Restauro architettonico; progetto di restauro; criteri del restauro; contesto ambientale; restauro e urbanistica; conservazione integrata; tutela del paesaggio; conservazione dei giardini storici; l'edificio nel suo ambiente; siti urbani; siti extra urbani; siti archeologici; vocazioni dell'edificio; modello distributivo; funzioni d'uso; progetto di conservazione; diagnosi; intervento conservativo; oltre la conservazione; rimozione di aggiunte; integrazione delle laciune; aggiunte; progetto di consolidamento; rafforzamento statico; miglioramento statico; ristrutturazione statica; elaborati di progetto; progetto architettonico e restauro; impianti; standard; coordinamento degli interventi
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Il progetto di restauro / Palmerio, Giancarlo. - STAMPA. - Terzo:(1996), pp. 499-726.
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