La manutenzione di un sistema complesso di oggetti (civile, industriale, infrastrutturale, tecnologico, misto) richiede l’attuazione di azioni a carattere esecutivo, operativo (ovvero, di controllo dell’esecuzione) e gestionale, finalizzate ad assicurare che l’evoluzione della vita del sistema in esame sia coerente con le aspettative del suo progettista. Tali azioni, nel loro complesso, perseguono obiettivi diversi, spesso contemporanei, di sicurezza, ambientali, economici e sociali, che possono essere perseguiti solamente alla luce di una progettazione sistematica e basata su metodologie rigorose. La disciplina manutentiva-conservativa si pone, in conseguenza, come un’area di studi, ricerche e prassi operative e manageriali di centrale importanza, in un mondo nel quale appare sempre più evidente la necessità di pianificare e mantenere sotto controllo le attività dell’uomo, in una prospettiva di sviluppo sostenibile nell’ambito di un volume di controllo ben definito e circoscritto. Le attività manutentive presentano un’ampia valenza economica, poiché interessano una delle tre fasi di vita (costruzione, utilizzo, conservazione) di qualsiasi bene strumentale, qualunque sia il campo d’impiego nella produzione di beni e servizi, la fase, appunto, della conservazione di un bene, ossia del mantenimento della sua funzionalità e della sua efficienza. Questa valenza economica è ulteriormente accentuata quando -come in questo periodo- il Paese attraversa una fase di limitata espansione del sistema produttivo, presentandosi quindi non come un paese in costruzione, ma, in larga misura, come un paese “costruito”, per il quale, dunque, la conservazione dei mezzi di produzione e delle infrastrutture assume particolare rilievo. Inoltre, le attività di manutenzione presentano un alto valore aggiunto ed un basso investimento specifico, il che attribuisce loro un particolare interesse nella creazione di posti di lavoro, così come il fatto che esse derivano da esigenze di tipo permanente. Il numero di imprese che operano nel mercato dei servizi di manutenzione è in crescita per il manifestarsi di una tendenza alla terziarizzazione, esclusi solo i settori nei quali l’attività manutentiva deve adattarsi ad esigenze prioritarie di produzione. Sempre più frequentemente, inoltre, si assiste all’offerta di servizi manutentivi compositi, con piena responsabilità dei risultati da parte dell’assuntore (global service), o all’offerta di una pluralità di servizi in ambito topograficamente circoscritto (facility management). In effetti la terziarizzazione fa sì che l’assuntore dei servizi, svolti per più aziende, possa realizzare importanti economie di scala, migliorare il grado di utilizzazione del personale ed ottenere maggiore uniformità del livello di occupazione. Questo stato di cose determina ampie potenzialità, che tuttavia stentano talvolta ad emergere per vari ordini di motivi, che questo manuale tecnico può contribuire a porre in evidenza e superare. Il volume, infatti, che è frutto dell’esperienza degli studi e delle ricerche applicate compiute dagli Autori, esprime concetti generali che dovrebbero costituire, non solo una utile base operativa, ma anche motivo di stimolo e riflessione sugli importanti benefici che la diffusione della cultura manutentiva e preventiva può apportare, in vista di obiettivi socio-economici, di sicurezza ed ambientali.

Progettare e gestire la manutenzione / Fedele, Lorenzo; L., Furlanetto; D., Saccardi. - (2004).

Progettare e gestire la manutenzione

FEDELE, Lorenzo
;
2004

Abstract

La manutenzione di un sistema complesso di oggetti (civile, industriale, infrastrutturale, tecnologico, misto) richiede l’attuazione di azioni a carattere esecutivo, operativo (ovvero, di controllo dell’esecuzione) e gestionale, finalizzate ad assicurare che l’evoluzione della vita del sistema in esame sia coerente con le aspettative del suo progettista. Tali azioni, nel loro complesso, perseguono obiettivi diversi, spesso contemporanei, di sicurezza, ambientali, economici e sociali, che possono essere perseguiti solamente alla luce di una progettazione sistematica e basata su metodologie rigorose. La disciplina manutentiva-conservativa si pone, in conseguenza, come un’area di studi, ricerche e prassi operative e manageriali di centrale importanza, in un mondo nel quale appare sempre più evidente la necessità di pianificare e mantenere sotto controllo le attività dell’uomo, in una prospettiva di sviluppo sostenibile nell’ambito di un volume di controllo ben definito e circoscritto. Le attività manutentive presentano un’ampia valenza economica, poiché interessano una delle tre fasi di vita (costruzione, utilizzo, conservazione) di qualsiasi bene strumentale, qualunque sia il campo d’impiego nella produzione di beni e servizi, la fase, appunto, della conservazione di un bene, ossia del mantenimento della sua funzionalità e della sua efficienza. Questa valenza economica è ulteriormente accentuata quando -come in questo periodo- il Paese attraversa una fase di limitata espansione del sistema produttivo, presentandosi quindi non come un paese in costruzione, ma, in larga misura, come un paese “costruito”, per il quale, dunque, la conservazione dei mezzi di produzione e delle infrastrutture assume particolare rilievo. Inoltre, le attività di manutenzione presentano un alto valore aggiunto ed un basso investimento specifico, il che attribuisce loro un particolare interesse nella creazione di posti di lavoro, così come il fatto che esse derivano da esigenze di tipo permanente. Il numero di imprese che operano nel mercato dei servizi di manutenzione è in crescita per il manifestarsi di una tendenza alla terziarizzazione, esclusi solo i settori nei quali l’attività manutentiva deve adattarsi ad esigenze prioritarie di produzione. Sempre più frequentemente, inoltre, si assiste all’offerta di servizi manutentivi compositi, con piena responsabilità dei risultati da parte dell’assuntore (global service), o all’offerta di una pluralità di servizi in ambito topograficamente circoscritto (facility management). In effetti la terziarizzazione fa sì che l’assuntore dei servizi, svolti per più aziende, possa realizzare importanti economie di scala, migliorare il grado di utilizzazione del personale ed ottenere maggiore uniformità del livello di occupazione. Questo stato di cose determina ampie potenzialità, che tuttavia stentano talvolta ad emergere per vari ordini di motivi, che questo manuale tecnico può contribuire a porre in evidenza e superare. Il volume, infatti, che è frutto dell’esperienza degli studi e delle ricerche applicate compiute dagli Autori, esprime concetti generali che dovrebbero costituire, non solo una utile base operativa, ma anche motivo di stimolo e riflessione sugli importanti benefici che la diffusione della cultura manutentiva e preventiva può apportare, in vista di obiettivi socio-economici, di sicurezza ed ambientali.
2004
88 386 6239-8
manutenzione, facility management, telemanutenzione, affidabilità, fmeca, fta, reti neurali
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Progettare e gestire la manutenzione / Fedele, Lorenzo; L., Furlanetto; D., Saccardi. - (2004).
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