In principio fu Tondelli. Letteratura, merci, televisione nella narrativa degli anni novanta

Il volume è dedicato alle scritture dei giovani esordienti degli anni Novanta (Ammaniti, Ballestra, Nove, Culicchia, Scarpa, Vinci, ecc.), che hanno segnato un momento di discontinuità con la letteratura precedente. Vengono analizzati i comportamenti di nuova generazione di autori che, attraverso codici linguistici ed espressivi spesso esasperati e con ampi prelievi dalle gergalità delle tribù giovanili, ha posto al centro delle proprie storie alcuni elementi tipici della contemporaneità: la neotelevisione, il sistema delle merci, l'iperconsumismo. Si sono definiti scrittori nuovi e senza canone, rifiutando genealogie e legami col passato. Ma nel cuore delle ragioni che hanno presieduto alla nascita di quste esperienze - uno dei fenomeni più interessanti degli ultimi anni - si avverte un debito contratto con la proposta, l'opera e l'esempio di Pier Vittorio Tondelli , un "classico" di una modernità letteraria cui i giovani sentono di appartenere.