La chiarificazione filosofica del diritto si avvia con il cogliere la distinzione tra le leggi, che sono comuni agli uomini, agli animali, alle cose ed il diritto,che, invece, appartiene esclusivamente agli uomini, nel loro essere in relazione quali parlanti, esercitando ciascuno la possibilità originale: il diritto si presenta al lavoro filosofico, nel decentrarsi del parlante da ogni essere-preso-tra-le-leggi e, pertanto, nel suo essere esposto al futuro, che alimenta tanto la domanda di senso, quanto l'esercizio della possibilità; ciò che è diritto, ovvero, nei termini tradizionali, ciò che è l'essenza del diritto, non si lascia dire né muovendo da quanto è stato già trovato come diritto, né muovendo da quanto viene ora prodotto come diritto. La ragione giuridica è la ragione della relazione intersoggettiva in quanto relazione di riconosciemento tra soggetti parlanti. La relazione intersoggettiva è presentata come la ‘materia’ del diritto ed è interpretata nella sua peculiarità, nel suo essere relazione tra parlanti, che esercitano il linguaggio non come mezzo, ma come opera di disassoggettamento. La struttura del ‘discorso del diritto’, specificando la struttura generale del discorso, segna il costituirsi del diritto nella relazione di reciproco disassoggettamento. La domanda centrale sul diritto pone la questione del radicarsi del fenomeno diritto nella costituzione intersoggettiva della soggettività.
Assoggettamento, diritto, condizione logotecnica / Romano, Bruno. - STAMPA. - (1992), pp. 1-255.
Assoggettamento, diritto, condizione logotecnica
ROMANO, Bruno
1992
Abstract
La chiarificazione filosofica del diritto si avvia con il cogliere la distinzione tra le leggi, che sono comuni agli uomini, agli animali, alle cose ed il diritto,che, invece, appartiene esclusivamente agli uomini, nel loro essere in relazione quali parlanti, esercitando ciascuno la possibilità originale: il diritto si presenta al lavoro filosofico, nel decentrarsi del parlante da ogni essere-preso-tra-le-leggi e, pertanto, nel suo essere esposto al futuro, che alimenta tanto la domanda di senso, quanto l'esercizio della possibilità; ciò che è diritto, ovvero, nei termini tradizionali, ciò che è l'essenza del diritto, non si lascia dire né muovendo da quanto è stato già trovato come diritto, né muovendo da quanto viene ora prodotto come diritto. La ragione giuridica è la ragione della relazione intersoggettiva in quanto relazione di riconosciemento tra soggetti parlanti. La relazione intersoggettiva è presentata come la ‘materia’ del diritto ed è interpretata nella sua peculiarità, nel suo essere relazione tra parlanti, che esercitano il linguaggio non come mezzo, ma come opera di disassoggettamento. La struttura del ‘discorso del diritto’, specificando la struttura generale del discorso, segna il costituirsi del diritto nella relazione di reciproco disassoggettamento. La domanda centrale sul diritto pone la questione del radicarsi del fenomeno diritto nella costituzione intersoggettiva della soggettività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.