La sezione, quale rappresentazione grafica di un edificio, è interpretabile come pianta verticale. Come tale può assurgere, parafrasando Le Corbusier, al valore di grafico generatore di un’intera architettura. Ciò è particolarmente evidente in edifici come quelli museali in cui il tema dell’illuminazione naturale degli spazi interni, assieme all’idea di percorso espositivo, sottendono comunemente le scelte progettuali. Partendo da questo assunto la lettura in sezione delle architetture museali consente di mettere in risalto la logica aggregativa che il sistema museo, inteso come insieme di spazi differenti per forma e funzione, mette in essere. È con questo tipo di disegni che più rapidamente e con maggiore chiarezza si evidenziano i caratteri, non solo funzionali, ma anche compositivi degli edifici museali. Analizzando queste architetture attraverso la griglia interpretativa costituita dalla sezione, si sono individuate tre grandi famiglie tipologiche, ciascuna caratterizzata da una particolare idea compositiva inerente lo spazio espositivo, prescindendo dalla scala dell’edificio e dal contenuto museologico.La prima è quella che vede il museo come aggregazione di unità spaziali conformate o come frutto di gabbie strutturali; la seconda famiglia tipologica è data da quei musei in cui è l’eccezionalità di un grande vuoto interno, spesso posto in posizione baricentrica, a caratterizzarne la spazialità o è l’unità volumetrica esterna, sempre comunque percepita anche internamente, a definirne l’immagine; la terza è quella caratterizzata dall’individuazione di una sezione matrice o sezione guida che genera alcuni parametri spazio-strutturali fondamentali alla definizione dell’organismo museale
La sezione come generatrice dello spazio museale / Grimaldi, Andrea. - STAMPA. - (2008), pp. 56-61.
La sezione come generatrice dello spazio museale
GRIMALDI, ANDREA
2008
Abstract
La sezione, quale rappresentazione grafica di un edificio, è interpretabile come pianta verticale. Come tale può assurgere, parafrasando Le Corbusier, al valore di grafico generatore di un’intera architettura. Ciò è particolarmente evidente in edifici come quelli museali in cui il tema dell’illuminazione naturale degli spazi interni, assieme all’idea di percorso espositivo, sottendono comunemente le scelte progettuali. Partendo da questo assunto la lettura in sezione delle architetture museali consente di mettere in risalto la logica aggregativa che il sistema museo, inteso come insieme di spazi differenti per forma e funzione, mette in essere. È con questo tipo di disegni che più rapidamente e con maggiore chiarezza si evidenziano i caratteri, non solo funzionali, ma anche compositivi degli edifici museali. Analizzando queste architetture attraverso la griglia interpretativa costituita dalla sezione, si sono individuate tre grandi famiglie tipologiche, ciascuna caratterizzata da una particolare idea compositiva inerente lo spazio espositivo, prescindendo dalla scala dell’edificio e dal contenuto museologico.La prima è quella che vede il museo come aggregazione di unità spaziali conformate o come frutto di gabbie strutturali; la seconda famiglia tipologica è data da quei musei in cui è l’eccezionalità di un grande vuoto interno, spesso posto in posizione baricentrica, a caratterizzarne la spazialità o è l’unità volumetrica esterna, sempre comunque percepita anche internamente, a definirne l’immagine; la terza è quella caratterizzata dall’individuazione di una sezione matrice o sezione guida che genera alcuni parametri spazio-strutturali fondamentali alla definizione dell’organismo musealeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.