Il trasferimento entro le mura. Ambrogio Massari e il santuario medievale di S. Oliva

La monografia sul complesso di Sant'Oliva a Cori, patronato rinascimentale da ascrivere al generale degli Agostiniani Ambrogio Massari e al cardinale Guillaume de Estouteville, è stata l'occasione per analizzare anche le vicende medievali del santuario, così come di ripercorre le tappe di acquartieramento dei frati eremitani nel borgo del Lazio meridionale. Giunta nel pieno Duecento, la comunità religiosa dimorò per quasi due secoli fuori le mura del borgo; qui fu elevato il convento secondo un modello insediativo da tempo in uso nell'Ordine, sebbene non codificato dalle Costituzioni. Con l'ascesa del Massari, i frati si trasferirono nella chiesa patronale di Cori, dove avviarono un progetto di profonda riqualificazione, che tuttavia consente ancora oggi di ricostruire le forme medievali di Sant'Oliva, fondata tra il XII e il XIII secolo. The monograph about the convent of Sant'Oliva in Cori, Renaissance patronage attribuited to the Augustinian general Ambrogio Massari and cardinal Guillaume de Estouteville, has been the occasion to analyze the events of the medieval sanctuary and to retrace the steps of the quartering of the Hermitan friars in this center of southern Lazio. Arrived in the thirteenth century, for almost two hundred years the community lived outside the urban walls. Here a convent was built according the settlement pattern in use inside the Order, although not codified in the Constitutions. With the ascent of Massari, the friars moved into the local patronal church, where they started a deep requalification, that still allows the reconstruction of the primitive forms of Sant'Oliva, founded between the twelfth and thirteenth centuries.