L'abitato. La civitas, i borghi sui colli e il borgo maggiore

The essay offers a reading of the town of Sutri according to two types of analysis, ie from the point of view of urban development and construction inside the civitas closed on the cliff along the Via Cassia, and in reference to the territory downstream, in the Middle Ages characterized by presence of an extensive village that fisancheggiava the Via Cassia, and this drew financial support and its raison d'etre (the burgus maior). After a description of the reconstruction and / pathways of Cassia-Francigena (or even street Beati Petri) in the area of ​​Sutri, the paper analyzes and interprets reality and urban teritoriale of Sutri in light of the information contained in the archival records (XIII -fifteenth century) and direct reading of the structures of the buildings of the old town (alignments, squareness, and other stylistic elements masonry units) and makes assumptions on the development of the civitas of the town and the village in the valley. In particular, the civitas, the study has highlighted the grandeur and presence of the Roman walls in square work that already bordered the perimeter will be maintained and filled with a row of buildings lining the dorsal longitudinal ridge on the headland to the tuffaceous (Via Garibaldi and Via Roma) through the holes in the stalls (now Piazza del Comune).

Il saggio offre una lettura dell'abitato di Sutri secondo due tipi di analisi, ossia sotto il punto di vista dello sviluppo urbanistico ed edilizio interno alla civitas chiusa sulla rupe lungo la via Cassia e in riferimento con il territorio a valle, nel medioevo caratterizzato dalla presenza di un esteso borgo che fisancheggiava la via Cassia e da questa traeva il sostegno economico e la sua ragion d'essere (il burgus maior). Dopo una descrizione e ricostruzione del/dei percorsi della via Cassia-Francigena (o anche strada Beati Petri) nella zona di Sutri, il contributo analizza e intepreta la realtà teritoriale e urbana di Sutri alla luce delle notizie contenute nella documentazione d'archivio (XIII-XV secolo) e delle lettura diretta delle strutture degli edifici del centro storico (allineamenti, ortogonalità, apparecchi murari e altri elementi stilistici) e formula ipotesi sullo sviluppo dell'abitato della civitas e del borgo a valle. In particolare, per la civitas, lo studio ha posto in evidenza l'imponenza e la presenza delle strutture murarie in opera quadrata romane che delimitavano già il perimetro che sarà mantenuto e colmato con edifici a schiera allineati lungo la dorsale longitudinale sul crinale per promontorio tufaceo (via Garibaldi e via Roma) che attraversa la platea fori (oggi piazza del Comune).