Sulla base dei discorsi, delle lettere e di altre fonti d’archivio (come quelle dell’Archivio Apostolico Vaticano), il saggio riprende il tema della questione meridionale nella biografia politico-intellettuale di Alcide De Gasperi. Vengono poste due domande, fra le altre: qual era la visione del Mezzogiorno di De Gasperi nella transizione dal periodo liberale a quello repubblicano? Quale la sua concezione delle riforme nel quadro del centrismo e della Guerra fredda, fra atlantismo ed europeismo, rispetto alla dimensione nazionale e a quella locale (riforma agraria e Cassa per il Mezzogiorno innanzitutto, ma anche riforma fiscale e regionalismo)? Quale la percezione e il giudizio di De Gasperi sulla proprietà fondiaria (in particolare meridionale) e quindi sulla struttura sociale eredita dal fascismo? Nella saggio si risponde a queste domande, fornendo elementi di riflessione – in parte nuovi rispetto alla storiografia – tra amministrazione, politica, economia e società, sulla visione degasperiana dello Stato nazionale e del partito (“partito di centro che cammina verso sinistra”). Ci si soffermerà, infine, alla luce delle numerose questioni sorte con la riforma agraria, su posizione e discorso pubblico assunti verso monarchici e neofascisti nelle elezioni amministrative del 1951-52.
De Gasperi, Nazione, Stato e Mezzogiorno / Bernardi, Emanuele. - (2025), pp. 213-228.
De Gasperi, Nazione, Stato e Mezzogiorno
Emanuele Bernardi
2025
Abstract
Sulla base dei discorsi, delle lettere e di altre fonti d’archivio (come quelle dell’Archivio Apostolico Vaticano), il saggio riprende il tema della questione meridionale nella biografia politico-intellettuale di Alcide De Gasperi. Vengono poste due domande, fra le altre: qual era la visione del Mezzogiorno di De Gasperi nella transizione dal periodo liberale a quello repubblicano? Quale la sua concezione delle riforme nel quadro del centrismo e della Guerra fredda, fra atlantismo ed europeismo, rispetto alla dimensione nazionale e a quella locale (riforma agraria e Cassa per il Mezzogiorno innanzitutto, ma anche riforma fiscale e regionalismo)? Quale la percezione e il giudizio di De Gasperi sulla proprietà fondiaria (in particolare meridionale) e quindi sulla struttura sociale eredita dal fascismo? Nella saggio si risponde a queste domande, fornendo elementi di riflessione – in parte nuovi rispetto alla storiografia – tra amministrazione, politica, economia e società, sulla visione degasperiana dello Stato nazionale e del partito (“partito di centro che cammina verso sinistra”). Ci si soffermerà, infine, alla luce delle numerose questioni sorte con la riforma agraria, su posizione e discorso pubblico assunti verso monarchici e neofascisti nelle elezioni amministrative del 1951-52.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


