La Fontana Maggiore di Perugia è la fontana più famosa del Medioevo, capolavoro del gotico italiano. Costruita tra il 1277 e il 1278, concluse la lunga impresa dell’acquedotto di Monte Pacciano e fu il punto di partenza della riorganizzazione urbanistica della piazza principale della città, specchio della profonda trasformazione istituzionale, economica e culturale di quegli anni, connessa all’avvento al potere di una nuova forza politica: il Popolo. Numerosi studi sono stati dedicati a questo monumento, la cui importanza non risiede solo nella singolare struttura architetto- nica o nel coinvolgimento nel suo cantiere di alcuni dei più celebri artisti dell’epoca, come Nicola e Giovanni Pisano, ma anche nella presenza di un complesso programma iconografico. Restano però interrogativi aperti e aspetti chiave che meritano di essere approfonditi. Arnolfo di Cambio ebbe un ruolo nell’opera? L’architettura della Fontana Maggiore può essere conside- rata davvero inedita o esistono dei precedenti? Quali messaggi voleva comunicare un programma iconografico così articolato in rapporto all’ideologia della committenza? Chi ne fu l’ideatore? Esiste una connessione tra la Fontana Maggiore e la fontana pedis platee, realizzata pochi anni dopo proprio da Arnolfo? Prendendo le mosse dalle molte questioni ancora aperte, questa pubblicazione riesamina la storia del monumento, il progetto architettonico e le maestranze coinvolte. Punto di arrivo è una nuova interpretazione del programma iconografico, basata sull’analisi di quel particolare contesto storico, politico e giuridico in cui venne ideata la fontana e sul suo eccezionale rilievo simbolico per la Perugia medievale.
La Fontana Maggiore di Perugia. Rileggere il monumento della città medievale / Salvadori, Eugenia. - (2025).
La Fontana Maggiore di Perugia. Rileggere il monumento della città medievale
Eugenia Salvadori
2025
Abstract
La Fontana Maggiore di Perugia è la fontana più famosa del Medioevo, capolavoro del gotico italiano. Costruita tra il 1277 e il 1278, concluse la lunga impresa dell’acquedotto di Monte Pacciano e fu il punto di partenza della riorganizzazione urbanistica della piazza principale della città, specchio della profonda trasformazione istituzionale, economica e culturale di quegli anni, connessa all’avvento al potere di una nuova forza politica: il Popolo. Numerosi studi sono stati dedicati a questo monumento, la cui importanza non risiede solo nella singolare struttura architetto- nica o nel coinvolgimento nel suo cantiere di alcuni dei più celebri artisti dell’epoca, come Nicola e Giovanni Pisano, ma anche nella presenza di un complesso programma iconografico. Restano però interrogativi aperti e aspetti chiave che meritano di essere approfonditi. Arnolfo di Cambio ebbe un ruolo nell’opera? L’architettura della Fontana Maggiore può essere conside- rata davvero inedita o esistono dei precedenti? Quali messaggi voleva comunicare un programma iconografico così articolato in rapporto all’ideologia della committenza? Chi ne fu l’ideatore? Esiste una connessione tra la Fontana Maggiore e la fontana pedis platee, realizzata pochi anni dopo proprio da Arnolfo? Prendendo le mosse dalle molte questioni ancora aperte, questa pubblicazione riesamina la storia del monumento, il progetto architettonico e le maestranze coinvolte. Punto di arrivo è una nuova interpretazione del programma iconografico, basata sull’analisi di quel particolare contesto storico, politico e giuridico in cui venne ideata la fontana e sul suo eccezionale rilievo simbolico per la Perugia medievale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


