Lo studio bioarcheologico permette di ricostruire lo stile di vita, le abitudini alimentari e lo stato di salute nell’antichità. In numerose necropoli egiziane è stata riscontrata un’elevata percentuale di marcatori di stress fisiologici e meccanici sui resti osteologici rinvenuti. I primi, in particolare, sono presenti su infanti e individui non adulti, mentre gli altri su individui adulti, anche di giovane età. Le fonti letterarie e iconografiche ci trasmettono informazioni riguardanti la vita e le pratiche messe in atto dopo la morte. Per ottenere un quadro popolazionistico accurato, quindi, l’analisi antropologica, il contesto archeologico e lo studio delle fonti devono essere strettamente correlati. I marcatori di stress fisiologico, quali le lesioni cribriotiche, rivelano le abitudini alimentari e lo stato di salute degli individui. Determinati segni sulle ossa, inoltre, sono indicatori di specifiche attività e azioni svolte ripetutamente da un soggetto (marcatori di stress meccanico). Patologie come l’osteoartrosi, se presenti sui resti di individui di giovane età, possono indicare le fasce di popolazione che prendevano parte attivamente al lavoro. In numerosi siti di epoca tolemaico-romana lo studio bioarcheologico ha messo in evidenza un’elevata percentuale di entrambi i marcatori, contribuendo a ricostruire lo stile di vita delle popolazioni che li abitavano. Tali evidenze si evincono particolarmente nella necropoli dell’Aga Khan sulla sponda occidentale di Assuan, dove dal 2018 opera la missione archeologica EIMAWA, in cui sono ben attestati marcatori di stress sia fisiologico che meccanico. L’analisi dei resti umani, la raccolta dei dati archeologici e lo studio delle fonti, i cui risultati sono esposti in questa presentazione, hanno permesso di cominciare a delineare un quadro della popolazione di Assuan in epoca tolemaico-romana, mettendo in luce la fragilità e la resilienza di alcuni soggetti e fornendo informazioni sulle attività svolte nell’area.
La vita quotidiana nell’Egitto Tolemaico-Romano: dalle fonti allo studio bioarcheologico / Tomaino, A.. - (2024). ( CONVEGNO DI EGITTOLOGIA E PAPIROLOGIA Siracusa ).
La vita quotidiana nell’Egitto Tolemaico-Romano: dalle fonti allo studio bioarcheologico
Tomaino A.
2024
Abstract
Lo studio bioarcheologico permette di ricostruire lo stile di vita, le abitudini alimentari e lo stato di salute nell’antichità. In numerose necropoli egiziane è stata riscontrata un’elevata percentuale di marcatori di stress fisiologici e meccanici sui resti osteologici rinvenuti. I primi, in particolare, sono presenti su infanti e individui non adulti, mentre gli altri su individui adulti, anche di giovane età. Le fonti letterarie e iconografiche ci trasmettono informazioni riguardanti la vita e le pratiche messe in atto dopo la morte. Per ottenere un quadro popolazionistico accurato, quindi, l’analisi antropologica, il contesto archeologico e lo studio delle fonti devono essere strettamente correlati. I marcatori di stress fisiologico, quali le lesioni cribriotiche, rivelano le abitudini alimentari e lo stato di salute degli individui. Determinati segni sulle ossa, inoltre, sono indicatori di specifiche attività e azioni svolte ripetutamente da un soggetto (marcatori di stress meccanico). Patologie come l’osteoartrosi, se presenti sui resti di individui di giovane età, possono indicare le fasce di popolazione che prendevano parte attivamente al lavoro. In numerosi siti di epoca tolemaico-romana lo studio bioarcheologico ha messo in evidenza un’elevata percentuale di entrambi i marcatori, contribuendo a ricostruire lo stile di vita delle popolazioni che li abitavano. Tali evidenze si evincono particolarmente nella necropoli dell’Aga Khan sulla sponda occidentale di Assuan, dove dal 2018 opera la missione archeologica EIMAWA, in cui sono ben attestati marcatori di stress sia fisiologico che meccanico. L’analisi dei resti umani, la raccolta dei dati archeologici e lo studio delle fonti, i cui risultati sono esposti in questa presentazione, hanno permesso di cominciare a delineare un quadro della popolazione di Assuan in epoca tolemaico-romana, mettendo in luce la fragilità e la resilienza di alcuni soggetti e fornendo informazioni sulle attività svolte nell’area.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


