Riscoperte. Rino Levi nell'intersezione tra scienza e arte

Nel saggio introduttivo "Riscoperte", Orazio Carpenzano inquadra la figura di Rino Levi attraverso il prisma del rapporto tra scienza e arte. Superando la dicotomia tra le "due culture" denunciata da C.P. Snow, l'autore rintraccia nell'intuizione creativa il terreno comune tra pensiero scientifico ed espressione artistica. Questa sintesi trova piena realizzazione nel concetto giovannoniano di "architetto integrale", figura intellettuale e tecnica insieme, di cui Levi è perfetto interprete. Formatosi in Italia negli anni Venti tra Milano e Roma, Levi ha trasposto nel modernismo brasiliano un sapere che fonde rigore costruttivo e sensibilità umanistica. Il testo sottolinea il valore di questa "riscoperta", necessaria non solo per sottrarre all'oblio un protagonista della trasformazione metropolitana di San Paolo, ma per riaffermare l'attualità di una progettazione capace di unire analisi e invenzione. L'opera di Levi emerge così come un laboratorio ideale dove tecnica ed estetica convivono, offrendo una lezione ancora vitale per la contemporaneità.