L’articolo indaga il potenziale delle comunità energetiche rinnovabili come spazi in cui si intrecciano democrazia, giustizia e riconoscimento. Le CER incarnano l’ideale della democrazia energetica, connettendo tutela ambientale, partecipazione inclusiva e giustizia sociale. Tuttavia, il concetto di giustizia energetica – solitamente articolato nelle dimensioni distributiva, procedurale e riconoscitiva – tende ad adottare una nozione riduttiva di riconoscimento, limitata all’ambito culturalidentitario. Facendo riferimento alla teoria del riconoscimento di Axel Honneth, l’articolo propone una concezione più ampia che includa relazioni affettive, diritti e stima sociale. In questa prospettiva, le comunità energetiche rinnovabili, se organizzate secondo principi democratici e partecipativi, possono generare rapporti di riconoscimento capaci di rafforzare appartenenza, cittadinanza e solidarietà. Superando la “local trap” che identifica automaticamente la comunità con l’inclusione, il contributo mette in luce rischi e potenzialità trasformative delle comunità energetiche rinnovabili. Esse possono concorrere non solo alla transizione energetica, ma anche alla ricostruzione dei legami sociali e a forme di vita collettiva più giuste e democratiche.
Comunità energetiche rinnovabili e relazioni di riconoscimento: un approccio filosofico-politico / Piromalli, E. - (2025), pp. 171-189.
Comunità energetiche rinnovabili e relazioni di riconoscimento: un approccio filosofico-politico
Piromalli E
2025
Abstract
L’articolo indaga il potenziale delle comunità energetiche rinnovabili come spazi in cui si intrecciano democrazia, giustizia e riconoscimento. Le CER incarnano l’ideale della democrazia energetica, connettendo tutela ambientale, partecipazione inclusiva e giustizia sociale. Tuttavia, il concetto di giustizia energetica – solitamente articolato nelle dimensioni distributiva, procedurale e riconoscitiva – tende ad adottare una nozione riduttiva di riconoscimento, limitata all’ambito culturalidentitario. Facendo riferimento alla teoria del riconoscimento di Axel Honneth, l’articolo propone una concezione più ampia che includa relazioni affettive, diritti e stima sociale. In questa prospettiva, le comunità energetiche rinnovabili, se organizzate secondo principi democratici e partecipativi, possono generare rapporti di riconoscimento capaci di rafforzare appartenenza, cittadinanza e solidarietà. Superando la “local trap” che identifica automaticamente la comunità con l’inclusione, il contributo mette in luce rischi e potenzialità trasformative delle comunità energetiche rinnovabili. Esse possono concorrere non solo alla transizione energetica, ma anche alla ricostruzione dei legami sociali e a forme di vita collettiva più giuste e democratiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


