Alienazione, fascinazione e utopia urbane nella produzione di Carlos Drummond de Andrade

Nel presente contributo viene illustrata la continuità tematica e stilistica che caratterizza la produzione poetica di Drummond de Andrade, evidenziando come le tensioni tra le opere d’esordio e le raccolte successive trovino una sintesi in un arricchimento reciproco, mediato da un’ironia sempre più amara e pungente. Nonostante una crescente consapevolezza del valore effimero della poesia e uno scetticismo dettato da corsi e ricorsi storici, permane nel poeta una solida fiducia nell’umanità e nella scrittura. L’analisi si concentra in particolare sulle rappresentazioni urbane: dalle prime poesie, dove il tema della città riflette criticità individuali e collettive, alle opere mature, dove gli elementi urbani si diradano a favore di tematiche universali e di una visione critica più marcata. Vengono esaminati, inoltre, il linguaggio e il ruolo del poeta all’interno di queste rappresentazioni, rivelando prospettive utili a comprendere sia la visione del mondo dell’autore sia lo spirito del tempo in cui vive e opera.