Dal rave al patrimonio culturale: estetica, comunità e sperimentazione

In questi ultimi anni si sente parlare di rave party in relazione alle primissime azioni governative relative al contrasto dei raduni illegali. Ma da quali origini, per quali ragioni, con quali criteri e in quale contesto socio-culturale si è inserito ed è evoluto il fenomeno dei rave party o, in linea più generalista, dei festival di musica elettronica? E cosa vogliono raccontare socialità e sonorità che ne scaturiscono? L’intento è quello di sottolineare la valenza di questi eventi in qualità di veri laboratori culturali dove la musica si intreccia con le arti visive e la danza, creando esperienze immersive uniche per i protagonisti dell’happening ma anche per i fruitori della sottocultura che ne viene generata. L’obiettivo di questo studio è di esplorare i festival di musica elettronica come spazi di innovazione artistica, analizzando le radici storiche, il ruolo sociale e il loro valore come patrimonio culturale immateriale.