La periferia della cultura al plurale

Per far fronte alle emergenze abitative nate nel secondo dopoguerra, sono state spesso adoperate soluzioni edilizie economicamente vantaggiose, caratterizzate dall’impiego in facciata di pannelli prefabbricati. La loro natura e la marginalità della periferia riescono a dare nuova forza alla cosiddetta ‘cultura al plurale’, in cui l’eterogeneità sociale favorisce la nascita di comunità multietniche e, appunto, pluriculturali. Gli autori hanno proposto un’attività laboratoriale a dei bambini tra gli 8 e i 10 anni, in cui gli strumenti del racconto e del disegno analogico hanno favorito l’espressione delle loro individualità all’interno degli edifici grigi e seriali che caratterizzano il paesaggio urbano di Tor Bella Monaca. Rielaborando i disegni in un unico prodotto, appare evidente come l’insieme delle loro unicità porti a compimento la ‘cultura al plurale’ in quanto patrimonio culturale immateriale della periferia.