Il presente capitolo sintetizza la ricerca sulla teoria barnardiana della direzione e della leadership. Barnard è riconosciuto come precursore dell'applicazione della Teoria generale dei sistemi al management, avendo concepito l'azienda come sistema complesso, aperto e finalizzato. La sua originalità risiede nell'articolazione del processo direzionale nelle funzioni di programmazione, controllo, organizzazione, creazione di un sistema cooperativo e leadership, dove quest'ultima modella tutte le altre funzioni. Elementi centrali includono la "struttura decisionale pluralistica" integrata, la distinzione tra autorità soggettiva e oggettiva, e il concetto innovativo di efficienza barnardiana, definita come soddisfazione delle motivazioni individuali, in complemento all'efficacia. Il fine generale dell'impresa, secondo Barnard, non è il profitto bensì la produzione di beni e servizi nel rispetto dell'equilibrio economico. La leadership emerge come funzione suprema composta da un sistema morale di codici e da qualità personali, particolarmente la responsabilità. Tuttavia, il capitolo evidenzia anche limiti: Barnard enfatizza insufficientemente la funzione decisoria e il ruolo del top management, ripone eccessiva fiducia nel processo di "socializzazione" rispetto a quello di "fusione/integrazione" degli interessi, e non valorizza adeguatamente la delega decisionale come strumento motivante. Nonostante ciò, il pensiero barnardiano rimane sorprendentemente attuale per il governo delle organizzazioni contemporanee.

Riepilogo e considerazioni finali / Zanda, Stefania. - (2015), pp. 167-217. - STUDI DI RAGIONERIA E DI ECONOMIA AZIENDALE.

Riepilogo e considerazioni finali

Stefania Zanda
2015

Abstract

Il presente capitolo sintetizza la ricerca sulla teoria barnardiana della direzione e della leadership. Barnard è riconosciuto come precursore dell'applicazione della Teoria generale dei sistemi al management, avendo concepito l'azienda come sistema complesso, aperto e finalizzato. La sua originalità risiede nell'articolazione del processo direzionale nelle funzioni di programmazione, controllo, organizzazione, creazione di un sistema cooperativo e leadership, dove quest'ultima modella tutte le altre funzioni. Elementi centrali includono la "struttura decisionale pluralistica" integrata, la distinzione tra autorità soggettiva e oggettiva, e il concetto innovativo di efficienza barnardiana, definita come soddisfazione delle motivazioni individuali, in complemento all'efficacia. Il fine generale dell'impresa, secondo Barnard, non è il profitto bensì la produzione di beni e servizi nel rispetto dell'equilibrio economico. La leadership emerge come funzione suprema composta da un sistema morale di codici e da qualità personali, particolarmente la responsabilità. Tuttavia, il capitolo evidenzia anche limiti: Barnard enfatizza insufficientemente la funzione decisoria e il ruolo del top management, ripone eccessiva fiducia nel processo di "socializzazione" rispetto a quello di "fusione/integrazione" degli interessi, e non valorizza adeguatamente la delega decisionale come strumento motivante. Nonostante ciò, il pensiero barnardiano rimane sorprendentemente attuale per il governo delle organizzazioni contemporanee.
2015
La qualità dei dirigenti
978-88-921-0272-9
leadership; qualità; organizzazione; integrazione; sistemi di incentivazione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Riepilogo e considerazioni finali / Zanda, Stefania. - (2015), pp. 167-217. - STUDI DI RAGIONERIA E DI ECONOMIA AZIENDALE.
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