Cluster autonomo

L’acqua si infrange ai piedi di un cluster misterioso, una ciminiera sbuffa un fumo bianco denso, pale eoliche come grossi palloni aerostatici volano nel cielo, una piattaforma mobile si muove nell’acqua lungo un percorso predeterminato, mentre oggetti dalla forma libera sono disposti su uno stretto lembo di terra: nel porto di Genova potrebbe vivere questo dispositivo sospeso tra la memoria industriale e la leggerezza di un sogno visionario e delirante. In risposta alla call for projects del Sistema Bibliotecario dell’Università di Genova, che invitava a immaginare un centro per la tutela del patrimonio librario da collocare sulla Diga Duca di Galliera, abbiamo provato a trovare una forma che viva nella sovrapposizione tra l’utopia architettonica dalla dimensione sognante e le necessità di sopravvivenza. L’ibridazione di queste due correnti origina un’architettura ironica, un miraggio di schiette forme aymoniniane.