Anche il romanzo giallo può offrire al giurista vividi squarci sulle realtà e sui contesti umani e sociali in cui si determinano le dinamiche giuridiche oggetto dei suoi studi e, in fondo, neppure acquista un particolare rilievo il fatto che un’opera finisca per legittimare l’esistente o per contestarlo. Dietro a questa distinzione tra opere che convalidano e opere che criticano una certa idea di ordine e di società è possibile infatti cogliere un riflesso di quella tensione tra continuità e mutamento, tra conservazione e innovazione, che innerva il fenomeno giuridico, e dunque entrambe le letture possono contribuire a una miglior comprensione delle dinamiche giuridiche. Non è la valenza critica di un romanzo a rendere il giurista più consapevole del contesto sociale e umano in cui si sviluppano i fenomeni giuridici che studia, ma è piuttosto la disponibilità ad accogliere la letteratura e le altre forme d’arte nel proprio ambito di studi che può agevolare uno studio critico del diritto, ovverosia uno studio non trincerato dietro dogmatiche apodittiche e schemi logici reputati come autosufficienti, bensì intenzionato a interrogarsi sulle ragioni profonde dei mutamenti giuridici e sulle dinamiche sociali, politiche, economiche, culturali e soprattutto umane in cui si radicano quei mutamenti.
«Ogni arte è buona per essere oggetto di attenzione giuridica». brevi note sul diritto, la letteratura e il romanzo giallo / Bascherini, Gianluca. - (2025), pp. 123-138.
«Ogni arte è buona per essere oggetto di attenzione giuridica». brevi note sul diritto, la letteratura e il romanzo giallo
Gianluca BASCHERINI
2025
Abstract
Anche il romanzo giallo può offrire al giurista vividi squarci sulle realtà e sui contesti umani e sociali in cui si determinano le dinamiche giuridiche oggetto dei suoi studi e, in fondo, neppure acquista un particolare rilievo il fatto che un’opera finisca per legittimare l’esistente o per contestarlo. Dietro a questa distinzione tra opere che convalidano e opere che criticano una certa idea di ordine e di società è possibile infatti cogliere un riflesso di quella tensione tra continuità e mutamento, tra conservazione e innovazione, che innerva il fenomeno giuridico, e dunque entrambe le letture possono contribuire a una miglior comprensione delle dinamiche giuridiche. Non è la valenza critica di un romanzo a rendere il giurista più consapevole del contesto sociale e umano in cui si sviluppano i fenomeni giuridici che studia, ma è piuttosto la disponibilità ad accogliere la letteratura e le altre forme d’arte nel proprio ambito di studi che può agevolare uno studio critico del diritto, ovverosia uno studio non trincerato dietro dogmatiche apodittiche e schemi logici reputati come autosufficienti, bensì intenzionato a interrogarsi sulle ragioni profonde dei mutamenti giuridici e sulle dinamiche sociali, politiche, economiche, culturali e soprattutto umane in cui si radicano quei mutamenti.| File | Dimensione | Formato | |
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