Nato come un discorso sulla parola "genere", il libro prova a suggerire alcune linee di analisi e a stimolare alcune riflessioni. L'ampiezza delle tematiche ha fatto rinunciare da subito alla pretesa di esaustività: "genere" è un universo complesso e senza fine. Si è scelto, però, un principio come cardine: la necessità di una rilettura storica, che consideri norme e modelli, legati all'identità di genere, e i loro effetti di inclusione/esclusione. Il focus è quello di una donna, nella convinzione che il femminismo attuale, trasversale e dialogante, possa accogliere la pluralità delle voci e generare persone più consapevoli, Mentre la pandemia ha smaterializzato il corpo e imposto distanze, in queste pagine si torna a riflettere sul corpo, sui suoi linguaggi e sulle sue rappresentazioni. E' necessario ripensare il genere non con la fissità delle definizioni, ma con l'intelligenza degli interrogativi e del dialogo, ricorrendo a nuovi strumenti e a nuove visioni. Contesti e relazioni articolano il Sé in modo complesso e irripetibile in un divenire condiviso di richieste, di risposte e di rispecchiamenti. Ripensare il processo equivale a compiere un percorso di consapevolezza, imparando a riconoscere il passaggio di crescita dal corpo che abbiamo al corpo che siamo. Oltrepassare l'omologazione indifferente e la gabbia individualistica, permette di comprendere e di generare/generarsi.
Genere. La consapevolezza generativa / Bellucci, Lilia. - (2024).
Genere. La consapevolezza generativa.
Lilia Bellucci
2024
Abstract
Nato come un discorso sulla parola "genere", il libro prova a suggerire alcune linee di analisi e a stimolare alcune riflessioni. L'ampiezza delle tematiche ha fatto rinunciare da subito alla pretesa di esaustività: "genere" è un universo complesso e senza fine. Si è scelto, però, un principio come cardine: la necessità di una rilettura storica, che consideri norme e modelli, legati all'identità di genere, e i loro effetti di inclusione/esclusione. Il focus è quello di una donna, nella convinzione che il femminismo attuale, trasversale e dialogante, possa accogliere la pluralità delle voci e generare persone più consapevoli, Mentre la pandemia ha smaterializzato il corpo e imposto distanze, in queste pagine si torna a riflettere sul corpo, sui suoi linguaggi e sulle sue rappresentazioni. E' necessario ripensare il genere non con la fissità delle definizioni, ma con l'intelligenza degli interrogativi e del dialogo, ricorrendo a nuovi strumenti e a nuove visioni. Contesti e relazioni articolano il Sé in modo complesso e irripetibile in un divenire condiviso di richieste, di risposte e di rispecchiamenti. Ripensare il processo equivale a compiere un percorso di consapevolezza, imparando a riconoscere il passaggio di crescita dal corpo che abbiamo al corpo che siamo. Oltrepassare l'omologazione indifferente e la gabbia individualistica, permette di comprendere e di generare/generarsi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


