L’architettura si manifesta all’interno di due categorie: la straordinarietà e l’ordinarietà. La prima seduce per il suo carattere eccezionale, la seconda invece rassicura per la sua familiarità. Il fascino della questione architettonica risiede però nella contaminazione tra le due categorie che portano a riconoscere quasi sempre qualcosa di straordinario nell’ordinario, e viceversa. Questa riflessione che va dall’intimità della sfera domestica alla più ampia dimensione del quartiere come luogo identitario, pone sempre al centro lo spazio abitato, dove gli oggetti contribuiscono alla costruzione di un paesaggio emotivo, diventando portatori di significato. Qualche esempio tratto dall’arte, dalla poesia, dal cinema e dalla letteratura aiuta a mettere meglio a fuoco l’esperienza dell’ordinarietà, concetto tanto tangibile quanto fuggevole, con la quale tutti abbiamo a che fare.
Ordinarietà. Il sentimento del consueto / Labellarte, Elisa. - (2025), pp. 95-102.
Ordinarietà. Il sentimento del consueto
Elisa Labellarte
2025
Abstract
L’architettura si manifesta all’interno di due categorie: la straordinarietà e l’ordinarietà. La prima seduce per il suo carattere eccezionale, la seconda invece rassicura per la sua familiarità. Il fascino della questione architettonica risiede però nella contaminazione tra le due categorie che portano a riconoscere quasi sempre qualcosa di straordinario nell’ordinario, e viceversa. Questa riflessione che va dall’intimità della sfera domestica alla più ampia dimensione del quartiere come luogo identitario, pone sempre al centro lo spazio abitato, dove gli oggetti contribuiscono alla costruzione di un paesaggio emotivo, diventando portatori di significato. Qualche esempio tratto dall’arte, dalla poesia, dal cinema e dalla letteratura aiuta a mettere meglio a fuoco l’esperienza dell’ordinarietà, concetto tanto tangibile quanto fuggevole, con la quale tutti abbiamo a che fare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


